Un “cessate il fuoco” per inviare gli aiuti umanitari “senza scuse”. Il presidente Usa Joe Biden torna a criticare duramente le mosse del premier israeliano Netanyahu ormai pronto ad attaccare Rafah. Il presidente Usa ha descritto l’approccio del primo ministro israeliano al conflitto come un “errore” e chiesto la fine dei combattimenti. “Penso che quello che sta facendo sia un errore. Non sono d’accordo con il suo approccio”, ha detto Biden a Univision, in un’intervista registrata pochi giorni dopo gli attacchi militari israeliani agli operatori umanitari della World Central Kitchen.
“Non sono d’accordo con l’approccio di Netanyahu”, dice il presidente Usa preoccupato per l’annunciata operazione israeliana a Rafah
Biden ha chiesto a Israele di accettare un cessate il fuoco e che “non ci sono scuse” per non inviare aiuti umanitari. “Quello che chiedo è che gli israeliani chiedano semplicemente un cessate il fuoco, consentendo per le prossime sei, otto settimane che tutto il cibo e le medicine entrino nel Paese. Ho parlato con tutti, dai sauditi ai giordani agli egiziani. Sono pronti a entrare. Sono pronti a trasferire questo cibo. E penso che non ci siano scuse per non provvedere alle esigenze mediche e alimentari di quelle persone. Dovrebbe essere fatto adesso”, ha detto Biden nell’intervista.
Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha precisato che Israele non ha condiviso con gli Stati Uniti la data per l’operazione a Rafah, nell’estremo sud di Gaza dove si sono rifugiati oltre un milione e mezzo di civili in fuga. Blinken ha sottolineato che la situazione continua a sollevare preoccupazioni a Washington. Ieri Netanyahu ha annunciato che una data per l’invasione di Rafah è stata fissata, senza specificare quando. La comunità internazionale, in primis l’amministrazione Biden, ha più volte espresso la sua opposizione all’annunciata operazione israeliana a Rafah, che rischia di essere l’ennesimo bagno di sangue per i civili palestinesi.