“Il principio del pluralismo dell’informazione è uno dei capisaldi della democrazia, per questo i tentativi di Giorgia Meloni e dei suoi sodali di calpestarlo suona allarmante”. È quanto scrive il presidente del M5S, Giuseppe Conte, sui social network, ricordando che “domani andrà al voto in commissione di Vigilanza Rai la delibera sull’applicazione della par condicio in vista delle prossime europee e non possiamo permettere l’occupazione degli spazi televisivi della Rai da parte del governo”.
Domani andrà al voto in commissione di Vigilanza Rai la delibera sull’applicazione della par condicio in vista delle prossime europee
Per Conte “è grave il tentativo della maggioranza di voler modificare la delibera per spianarsi la strada e garantire al governo di poter intervenire sulla TV pubblica camuffando gli spazi come ‘comunicazioni istituzionali’. Allo stesso modo non è accettabile la possibilità di trasformare la Rai in un megafono dei comizi in diretta di Giorgia Meloni, come peraltro già avvenuto in occasione delle elezioni comunali di Catania, senza le limitazioni della par condicio”.
Conte osserva poi che “tutto questo avviene in un momento in cui a livello europeo il Media Freedom Act ci impone di voltare pagina superando l’attuale regolamentazione e recuperando la più autentica vocazione del servizio pubblico”. Per il presidente M5S “altri segnali della gravità della situazione non mancano: proprio in queste settimane un parlamentare della maggioranza Meloni, che già detiene diverse testate giornalistiche, sta cercando di acquisire a trattativa privata – da parte della principale azienda partecipata dallo Stato: l’Eni – la seconda agenzia di stampa nazionale, l’Agi”.
“Il M5S non consentirà un simile scempio della libertà di informazione e della stampa”
Conclude i leader M5S: “Sia chiaro: il MoVimento 5 Stelle non consentirà un simile scempio della libertà di informazione e della stampa. Faremo di tutto, dentro e fuori la commissione di Vigilanza, per impedire al Governo e alla maggioranza di mettere in atto questo atto di insensibile arroganza”.