Le ambasciate israeliane “non sono più un posto sicuro” dopo il raid delle forze di Tel Aviv sul consolato israeliano di Damasco. Ad affermarlo è il consigliere della Guida suprema iraniana l’Ayatollah Ali Khamenei,Yahya Rahim Safavi.
L’Iran torna a minacciare pesante rappresaglie contro le ambasciate israeliane per il raid sul consolato di Damasco
L’Iran ha assicurato di voler condurre “nel momento appropriato, con la necessaria precisione e con il maggior danno possibile” la rappresaglia per l’incursione, come aveva dichiarato ieri il capo di stato maggiore delle forze armate iraniane, generale Mohammad Bagheri.
Il rischio di possibili ritorsioni iraniane, anche contro obiettivi americani, è il timore della Cia che anche nelle ultime ore è tornata ad avvertire Israele del possibile rischio di attacchi da parte di Teheran. Funzionari di Washington hano riferito alla Cnn timori per un attacco diretto contro Israele “significativo” che potrebbe giungere entro la prossima settimana. Sarebbe uno degli scenari peggiori a cui l’amministrazione Biden si sta preparando – scrive la Cnn – poiché “innescherebbe una rapida escalation”.
Israele è pronto ad affrontare qualsiasi scenario militare che veda coinvolto l’Iran: Gallant: “I preparativi sono stati completati”
Oggi il ministro della Difesa dello Stato ebraico, Yoav Gallant ha reso noto che Israele è pronto ad affrontare qualsiasi scenario militare che veda coinvolto l’Iran: “I preparativi sono stati completati”, si legge in un comunicato diffuso dal Ministero al termine di una riunione fra lo stesso Gallant e i vertici delle forze arate israeliane. Israele – che non ha rivendicato l’attacco sul consolato, costato la vita a sette persone fra cui due generali dei Guardiani della Rivoluzione – ha rafforzato le difese aeree, sospeso le licenze ai militari e chiuso numerose ambasciate per timore di attentati.
Anche l’Ambasciata israeliana a Roma è chiusa per rischio attentati
“L’Ambasciata israeliana a Roma è chiusa per un rischio di attacchi da parte dell’Iran. La situazione a Gaza aumenta terrorismo e odio contro di noi” ha detto al Giornale d’Italia l’ambasciatore israeliano a Roma, Alon Bar. “Ci stiamo sforzando di trovare un accordo per il rilascio degli ostaggi anche se Hamas continua a controllare Gaza. E sì, c’è il rischio di una escalation ma cosa possiamo fare… Noi non vogliamo una escalation” ha aggiunto il diplomatico.