Piccolo riassunto dei guai con la giustizia della famiglia Verdini, capitanata dal patriarca Denis che negli anni è stato uno dei più fedeli collaboratori di Silvio Berlusconi (Forza Italia), poi amicale consigliere di Matteo Renzi (quindi Italia viva) e infine quasi parente acquisito di Matteo Salvini (infine Lega).
Piccolo riassunto dei guai con la giustizia della famiglia Verdini, capitanata dal patriarca Denis
Denis è stato condannato in via definitiva a 6 anni per bancarotta nelle vicende del Credito Cooperativo Fiorentino, a 5 anni e 6 mesi per il fallimento della Società Toscana Edizioni ed a 3 anni e 10 mesi per il fallimento di un’impresa edile di Campi Bisenzio (FI), condanne che sta scontando nel carcere di Sollicciano. Suo figlio Tommaso è finito agli arresti domiciliari lo scorso 28 dicembre nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Roma sulle commesse Anas. Il ministro Salvini aveva detto di essere certo della sua innocenza.
Tommaso Verdini ha chiesto di patteggiare una pena a due anni e 10 mesi. La Procura di Roma non si è ancora pronunciata sulla richiesta avanzata dai suoi difensori. Nelle scorse settimane i pm di piazzale Clodio hanno chiesto e ottenuto il giudizio immediato per reati di corruzione e turbativa d’asta anche per Fabio Pileri, socio di Tommaso Verdini nella società Inver.
La figlia Diletta invece ha patteggiato un anno di reclusione. Secondo l’accusa, si sarebbe spacciata per avvocato con una badante romena per seguirla in un processo di lavoro. Poi avrebbe scritto anche una finta sentenza, vantandosi con la cliente di aver vinto la causa. La vicenda è emersa grazie a un servizio della trasmissione Le iene. Non male, eh?