Se già prima l’obiettivo era molto difficile da raggiungere, adesso sembra quasi impossibile. Per il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, bisogna raggiungere un milione di veicoli l’anno prodotti da Stellantis in Italia. Ma gli ultimi dati, sul primo trimestre del 2024, rappresentano una vera e propria doccia gelata, rendendo quasi irraggiungibile l’obiettivo.
La produzione di Stellantis in Italia è in forte calo nel primo trimestre del 2024, come certifica il report Fim-Cisl presentato dal segretario Ferdinando Uliano. Nei primi tre mesi dell’anno gli impianti italiani hanno prodotto 170.415 veicoli, con una flessione del 9,8% rispetto allo stesso periodo del 2023 (erano 189mila). A reggere sono soltanto gli stabilimenti di Pomigliano (+26%) e Atessa (+11,8%). Male invece tutti gli altri, a partire da Maserati Modena (-68,2%), ma sono allarmanti anche i dati di Mirafiori (-51%), Melfi (-50,7%) e Cassino (-40,7%).
Stellantis, produzione in calo: obiettivi irraggiungibili
Per la Fim-Cisl, quindi, si allontana l’obiettivo del milione di veicoli che era emerso al tavolo ministeriale: “Se i dati saranno confermati, la produzione del 2024 si attesterà poco sopra le 630mila unità, al di sotto delle 751mila del 2023”, sottolinea Uliano. Lontanissimo sembra essere anche il traguardo delle 200mila vetture prodotte soltanto a Mirafiori, che è invece uno degli stabilimenti più in crisi. Una svolta, secondo l’auspicio del governo, potrebbe arrivare con i nuovi incentivi di maggio che potrebbero far aumentare le vendite di automobili in Italia. Ma, comunque, non sembra sufficiente.
I dati degli stabilimenti
Il calo della produzione riguarda interamente il settore auto, con un primo trimestre che fa segnare un calo del 23,8%: sono state prodotte 105mila vetture. Meglio, invece, i veicoli commerciali, con una produzione in aumento e che ha in parte compensato il calo delle auto: in questo caso si è registrata una crescita del 28,5%, ovvero quasi 15mila unità in più.
Per quanto riguarda le automobili, la produzione si è dimezzata in quasi tutti i siti. Con un calo persino più ampio rispetto al periodo pre-Covid, come per esempio nel caso di Melfi dove si registra una riduzione rispetto al 2019 del 62%. A Cassino, invece, sono state prodotte 8.540 unità: una cifra che non era mai stata così negativa, come viene sottolineato nel report. Da gennaio, spiega la Fim-Cisl, lo stabilimento è organizzato su un solo turno di lavoro, mentre lo scorso anno molto spesso la turnazione era doppia.
Ben diversi i dati di Pomigliano, stabilimento che da solo tiene in piedi la produzione di Stellantis in Italia. Qui si registra una crescita in termini di volume, legata soprattutto alla Panda: sono state 44mila le unità prodotte nel primo trimestre del 2024, in crescita rispetto alle circa 30mila del 2023. Proprio questo aumento riesce a compensare anche la flessione dei suv Alfa Romeo Tonale e Dodge Hornet. Una magra consolazione, valutando la situazione degli altri stabilimenti, oltre che il piano di esuberi già annunciato dalla società e che porterà a oltre 3.500 uscite volontarie anticipate. Insomma, tutto va nella direzione contraria a quella auspicata da Urso.