L'Editoriale

Così si fottono il Pnrr

Ieri la Guardia di Finanza ha sequestrato beni per 600 milioni di euro frutto di una gigantesca truffa sui fondi del Pnrr

Così si fottono il Pnrr

Per chi avesse ancora dubbi sui veri motivi della caduta del governo Conte II, ieri ci ha pensato la Guardia di Finanza a fornire qualche indizio, sequestrando beni per 600 milioni di euro frutto di una gigantesca truffa sui fondi del Pnrr. In un colpo solo, insomma, sono saltati fuori più soldi di quanti non ne siano stati sottratti illecitamente in buona parte dei raggiri sul Reddito di cittadinanza, anche se di questo sognatevi di vederne traccia sui giornali e nei talk show.

A dare i quattrini, secondo la ricostruzione della Procura europea, è stata la Simest, società partecipata dalla Cassa Depositi e Prestiti dove il successore di Conte, Mario Draghi, piazzò subito il suo fedelissimo Dario Scannapieco. All’epoca, ancora in pandemia, tutti i partiti fecero il sacrificio di sostenere il cosiddetto governo dei migliori – come si autodefinivano in attesa di passare alla storia come i peggiori – con la sola eccezione della Meloni. Il motivo stava nel supposto rifiuto dei Fratelli d’Italia di fare pappa e ciccia con i poteri forti europei e finanziari di cui proprio Draghi e Scannapieco sono la massima espressione.

Arrivata poi a Palazzo Chigi, la premier ha fatto il diavolo a quattro per occupare all’istante quante più poltrone, con licenziamenti in tronco al limite del Codice penale, come fu per il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico. A Scannapieco, che più di tutti rappresenta il simbolo delle sedicenti battaglie della destra meloniana, invece non è stato torto un capello, e anzi si parla di una riconferma. Così, al posto di chiedergli conto di come sorveglia le erogazioni milionarie della Simest, il governo fa lingua in bocca con i poteri di sempre, come d’altra parte ha già mostrato rinunciando a tassare di un solo scellino gli extraprofitti miliardari delle banche.

Tanto di queste cose nei programmi in tv non passa una virgola, e anzi si nascondono i disastri economici di Giorgia & Giorgetti con i vecchi aiuti ai poveri o il Superbonus. Un regalo ai manigoldi col villone che si stanno pappando i soldi ottenuti in Europa da Conte. Mentre il governo, Scannapieco, la Simest e la stampa di regime dormono o, chissà, magari fanno solo finta di dormire.