Dopo l’attacco di Israele a Damasco in cui sono morti diversi militari di Teheran e le conseguenti minacce di rappresaglia da parte dell’Iran, in Medio Oriente la tensione è alle stelle. Stando a quanto riferisce il quotidiano arabo Al Mayadeen, la Cia avrebbe informato Benjamin Netanyahu che l’Iran potrebbe sferrare un attacco, entro le prossime 48 ore, contro il suo territorio utilizzando droni e missili da crociera.
In Medio Oriente la tensione è alle stelle
L’obiettivo del raid, secondo gli 007, sarebbe quello di dimostrare che gli iraniani sono in grado di rispondere alle sfide, evitando di aggravare una situazione già troppo tesa.
Del resto anche ieri la guida suprema dell’Iran, Ali Khamenei, ha minacciato Tel Aviv: “La disfatta del regime sionista a Gaza è inevitabile e questo regime si avvicinerà al declino e alla dissoluzione. Sforzi disperati come quelli compiuti in Siria non lo salveranno dalla sconfitta. Beninteso, per questa azione riceveranno comunque degli schiaffi”.
Israele prende sul serio le minacce provenienti dal Medio Oriente
Che la minaccia sia presa in grande considerazione lo dimostra il fatto che proprio ieri l’esercito israeliano ha annunciato la decisione di sospendere temporaneamente i congedi delle “unità combattenti”, in un contesto di guerra nella Striscia di Gaza e di rinnovata tensione con l’Iran.
“È stato deciso di ritardare temporaneamente le autorizzazioni concesse alle unità combattenti”, ha annunciato l’esercito, sottolineando che il Paese “è in guerra e la questione dello schieramento dei soldati viene costantemente rivista in base alle esigenze”.