Sono almeno sette gli operatori umanitari rimasti uccisi nel raid aereo dell’esercito israeliano. Le vittime lavoravano per la Ong statunitense World Central Kitchen dello chef José Andres, come annunciato da lui stesso: “Queste persone sono angeli, World Central Kitchen è sconvolta nel confermare che sette membri della nostra squadra sono stati uccisi a Gaza in un attacco dell’Idf”.
Le vittime erano persone provenienti da diversi Paesi: Australia, Polonia, Regno Unito, Stati Uniti. L’esercito israeliano si limita a dire che sta conducendo un esame per “comprendere le circostanze di questo tragico incidente”, sostenendo che l’Idf “compie grandi sforzi per consentire la consegna sicura degli aiuti umanitari e lavora a stretto contatto con Wck”.
Morti 7 operatori umanitari nel raid aereo israeliano
Sulla tragica morte degli operatori umanitari interviene anche la Casa Bianca, che si dice “afflitta” e “turbata” per quanto successo. Il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale, Adrienne Watson, chiede che gli operatori umanitari siano sempre “protetti mentre consegnano aiuti di cui c’è un disperato bisogno”.
Dalla Commissione Ue viene chiesta una “indagine approfondita” su quanto successo: “Gli operatori umanitari devono essere sempre protetti, in linea con il diritto umanitario internazionale”, scrive l’esecutivo europeo sui social. L’Alto rappresentante per la politica estera Ue, Josep Borrell, invoca anche l’immediata attuazione della risoluzione Onu per un cessate il fuoco e una protezione dei civili “rafforzata”.
L’attacco e la sospensione forzata degli aiuti
La squadra della Ong stava viaggiando, al momento dell’attacco, in una “zona senza scontri a bordo di due auto blindate marchiate con il logo Wck”, come sottolineato dalla stessa organizzazione. Il convoglio è stato colpito “nonostante il coordinamento dei movimenti con l’Idf”, dopo aver scaricato più di 100 tonnellate di aiuti umanitari.
L’attacco che ha ucciso sette operatori umanitari ha portato un’altra Ong, oltre a Wck, a sospendere le operazioni a Gaza. Si tratta di Anera, che fornisce cibo ai civili e ha spesso lavorato a stretto contatto con Wck negli ultimi mesi: “Anera e Wck stanno sospendendo le loro operazioni a Gaza. Insieme, Anera e Wck forniscono circa 2 milioni di pasti a settimana a Gaza”, viene sottolineato.