Notte di attacchi russi alle strutture energetiche ucraine nelle regioni centrali e occidentali. Reagisce anche la Polonia, che ha fatto decollare i suoi caccia per un’attività di sorveglianza e sicurezza all’interno dello spazio aereo. Mentre il presidente Ucraino, Volodymyr Zelensky, chiede i sistemi Patriot agli Stati Uniti.
Continua a salire la tensione in Ucraina: durante la notte la Russia ha lanciato un attacco missilistico contro le strutture energetiche, anche se la difesa di Kiev è riuscita ad abbattere 84 obiettivi su 99. Dal Cremlino l’attacco è avvenuto con 60 droni, tre missili aerobalistici, due missili balistici, nove missili aerei guidati più diversi missili da crociera. Le centrali termiche ucraine sono state danneggiate, comunicano le autorità di Kiev.
Attacchi russi nella notte, decollano anche i caccia polacchi
La Polonia ha aumentato la sorveglianza del suo spazio aereo dopo il pesante attacco russo nella notte in Ucraina. Il comando operativo delle forze armate di Varsavia ha fatto decollare i suoi aerei e ha lanciato un avvertimento ai cittadini: “Nella notte c’è un’intensa attività da parte dell’aviazione a lungo raggio della Federazione Russa, associata ad attacchi missilistici su obiettivi situati nel territorio dell’Ucraina. Sono state avviate tutte le procedure necessarie per garantire la sicurezza dello spazio aereo polacco”.
Per quanto riguarda gli attacchi russi, l’azienda ucraina dell’energia, Dtek, ha comunicato su Telegram che tre centrali termoelettriche sono state gravemente danneggiate. Si tratta delle strutture delle zone di Dnepropetrovsk, Poltava e Cherkasy. Come sottolineato da Kiev, “gli obiettivi degli attacchi con droni e missili erano soprattutto impianti di produzione di elettricità”.
Ucraina, l’appello di Zelensky agli Usa
Sul fronte ucraino arrivano le nuove parole del presidente Zelensky, secondo il quale l’Ucraina non ha ancora forze sufficienti per difendersi: “Dobbiamo essere in grado di operare sul campo di battaglia”, dice il presidente. Spiegando che per farlo servono due cose: “I sistemi Patriot che gli Stati Uniti possono fornirci e la parità nell’artiglieria. Con i sistemi Patriot, libereremo il cielo e i nostri ragazzi andranno avanti”.
E in effetti l’avanzata russa prosegue: secondo le stime del think tank statunitense Isw Mosca ha conquistato 505 chilometri quadrati di territorio ucraino da quando son state lanciate le operazioni offensive nell’ottobre del 2023. Inoltre tra il primo gennaio e il 28 marzo 2024 hanno guadagnato quasi 100 chilometri quadrati in più rispetto agli ultimi tre mesi del 2023.