Dopo il bullone e i vetri, è arrivato il tempo del chiodo. Come quello che ha trovato mercoledì scorso un bambino della scuola primaria Ariberto, che fa capo all’istituto Cavalieri, conficcato nel suo piattino di insalata di patate. Una notizia – più che plausibile, visto che da febbraio a oggi nei piatti di Milano Ristorazione sono stati ritrovati vetri nei panini e insetti nelle zuppe, tanto che la procura ha un fascicolo aperto…. – che a scatenato subito le polemiche. Con tanto di richiesta di dimissioni della Lega dei vertici di Milano Ristorazione e della vicesindaca e assessora all’Istruzione, Anna Scavuzzo.
Tra febbraio e marzo sono stati tre i casi di corpi estranei trovati nei piatti serviti nelle mense scolastiche gestite da Milano Ristorazione
Ma proprio Scavuzzo, in tarda sera, ha bloccato le illazioni. Quel chiodo nell’insalata l’avrebbe conficcato uno studente. Per scherzo. E non sarebbe nemmeno il primo caso. “Negli ultimi giorni si sono verificati diversi casi di ritrovamenti di corpi estranei nel cibo, che abbiamo appurato essere stati inseriti successivamente alla fase di somministrazione”, ha scritto in una lettera ai rappresentati delle Commissioni Mensa, “Abbiamo avuto segnalazioni per una lametta nella crescenza, un fermacapelli nel purè, un pezzo di plastica in una frittata e un altro in un pezzo di formaggio. Tutte segnalazioni che abbiamo verificato con la stessa scrupolosità di sempre, e che abbiamo appurato essere state frutto di scherzi fatti da alunni, che hanno poi confermato questa versione”.
Circa il chiodo, spiega Scavuzzo, “è stato avviato subito l’iter di accertamento che ha portato a una relazione a seguito di verifiche, sopralluoghi e prove di laboratorio. Il chiodo è simile a molti altri presenti nella scuola, ed è stato anch’esso inserito nei pezzetti di patata successivamente alla fase di somministrazione, in un modo incompatibile con l’accidentale caduta di tale oggetto nell’insalata”. La vice sindaca non cita le scuole dove i fatti sono accaduti “perché l’obiettivo non è scaricare responsabilità su alcuno”. Da parte del Comune e di Milano Ristorazione “stiamo lavorando – prosegue – per migliorare la cura nella preparazione e somministrazione delle pietanze”. I fatti accaduti tra fine febbraio e inizio marzo, invece, per la Vicesindaca “sono di tutt’altra natura, e sono al vaglio dei Nas e dei Carabinieri”, conclude.