Dietro l’attacco terroristico al Crocus City Hall di venerdì scorso nella regione di Mosca ci sono Stati Uniti, Regno Unito e Ucraina. Lo ha detto il capo capo del Servizio di sicurezza federale russo (Fsb), Alexander Bortnikov, rispondendo a una domanda diretta dei media. “Crediamo sia vero”, ha risposto il capo del servizio di intelligence russo, citato dall’agenzia di stampa Tass.
Il capo dell’Fsb Bortnikov crede sia vero che l’attentato di venerdì scorso a Mosca sia opera dei servizi speciali ucraini
Secondo Bortnikov, l’Ucraina starebbe cercando di dimostrare le proprie capacità: “Che cosa dovrebbe fare per dimostrare le sue capacità? Dovrebbe compiere atti di sabotaggio e terroristici nelle retrovie. Questo è ciò a cui mirano sia i capi dei servizi speciali ucraini che quelli britannici. Anche i servizi speciali statunitensi hanno ripetutamente parlato di questo”.
La Russia risponderà con misure di rappresaglia all’attacco dei terroristi al Crocus City Hall di Mosca, ha aggiunto Bortnikov, spiegando che “è un obiettivo legittimo per le forze militari russe, così come ognuno che perpetra crimini contro la Russia”.
Putin: “Sappiamo che il crimine è stato commesso per mano di islamici radicali”
Ieri il presidente russo Vladimir Putin, parlando dell’attentato avvenuto a Mosca, aveva dichiarato: “Sappiamo che il crimine è stato commesso per mano di islamici radicali, la cui ideologia lo stesso mondo islamico combatte da secoli”, ha detto Putin. “Ci interessa sapere chi ne trae vantaggio”, ha proseguito il presidente russo aggiungendo che l’attacco è “un atto intimidatorio”.
“Dobbiamo anche rispondere alla domanda sul perché i terroristi hanno cercato di fuggire verso l’Ucraina dopo aver commesso il crimine e chi li stava aspettando lì”, ha detto ancora il presidente russo Putin riferendosi all’attentato avvenuto a Mosca venerdì sera.
Kiev: “Sono menzogne. Perché questa manifestazione dimostrativa di inadeguatezza collettiva?”
“Dopo la menzogna di Putin”, ora “le menzogne vengono ufficialmente diffuse da Patrushev e poi dal capo dell’Fsb Bortnikov. Domanda: perché questa manifestazione dimostrativa di inadeguatezza collettiva?” scrive su X il consigliere presidenziale ucraino, Mykhailo Podolyak, dopo le accuse dei servizi russi sul coinvolgimento di Kiev, Usa e Regno Unito nell’attacco a Mosca. “Ci sono fatti inconfutabili, comprensione comune (in diversi Paesi) delle cause e delle conseguenze e completa incredulità anche da parte dei Paesi neutrali riguardo alla ‘pista ucraina nell’attacco terroristico’”, ha aggiunto Podolyak.