Brutte notizie per il presidente dell’Inter Steven Zhang. Giovedì la Corte d’Appello civile di Milano ha infatti dichiarato “sussistenti i requisiti per il riconoscimento” in Italia della “sentenza” pronunciata dal Tribunale di Hong Kong che condanna il presidente nerazzurro a restituire un prestito da oltre 250 milioni di dollari alla China Construction Bank, capofila anche di una serie di altre banche cinesi creditrici. Col verdetto di Hong Kong Zhang, anche fondatore di Suning, è stato condannato a restituire anche gli interessi, per un totale di oltre 300 milioni.
China Construction Bank potrà ora aggredire ogni bene di Zhang in Italia, anche se la banca cinese, scrive la Corte, “non ha indicato né quali beni del resistente intende aggredire, né ove, in ipotesi, detti beni si trovino”. È però vero, aggiunge la corte, che “la presenza degli stessi nel territorio della Corte milanese la si desume dal ruolo e dalla carica” del presidente nerazzurro.
La tegola su Zhang
In questi procedimenti la società Inter è totalmente estranea, ma sicuramente non rimarrà immune dagli effetti della sentenza che risale al settembre 2022. Tra l’altro, China Construction Bank lo scorso anno ha intentato anche una causa davanti alla Sezione imprese del Tribunale civile di Milano tuttora in corso, sempre con lo scopo di mettere le mani sul patrimonio del numero uno del club nerazzurro. E ha chiesto, tra l’altro, l’annullamento di un verbale del cda dell’Inter con cui è stato dato l’ok a non versare stipendio o emolumenti al presidente.
Col versamento dello stipendio, invece, le banche potrebbero chiedere il pignoramento di quell’entrata del presidente. Una tegola pesantissima su Zhang, che già deve fare fronte al debito contratto tre anni fa col fondo Oaktree da 275 milioni, in scadenza a maggio prossimo. Una cifra monstre 8° cui si devono aggiungere circa 100 milioni di euro di interessi), che se non verrà restituita nei tempo, comporterà il passaggio di proprietà del club al fondo Usa.
A tutto ciò si deve aggiungere che l’Inter è una società in fortissima perdita. Nel 2023 il bilancio si è chiuso con un -85,5 milioni di euro. Secondo “Quifinanza”, il patrimonio netto del club è di -161,9 milioni, mentre l’indebitamento lordo raggiunto: 807 milioni di euro.