“Adesso la Russia è in stato di guerra, tutti dovrebbero capirlo”. È quanto ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. “Siamo in stato di guerra. Sì, è iniziata come un’operazione militare speciale, ma non appena si è formato una specie di gruppo, quando l’Occidente collettivo è diventato un partecipante, dalla parte dell’Ucraina, per noi è già diventata una guerra. Ne sono convinto. E tutti dovrebbero capirlo per la loro mobilitazione interna”, ha detto aggiunto Peskov in un’intervista ad Argumenty i Fakty.
Il Cremlino avverte l’Occidente: “La Russia non può consentire l’esistenza di uno Stato che vuole sottrargli la Crimea”
La Russia, ha detto ancora il portavoce di Vladimir Putin, non può consentire l’esistenza di uno stato ai suoi confini che abbia “l’intenzione documentata di sottrarre la Crimea con qualsiasi metodo, per non parlare del territorio di nuove regioni”. “La Russia – ha proseguito Peskov – continuerà ad agire in modo tale che il potenziale militare dell’Ucraina non possa minacciare la sicurezza dei suoi cittadini e del suo territorio”.
Usa, attacchi “brutali” di Mosca dimostrano che l’Ucraina ha bisogno di aiuti
Gli attacchi “brutali” della Russia dimostrano che l’Ucraina ha bisogno di aiuti. Lo sostiene la Casa Bianca in una nota. “Condanniamo gli attacchi brutali della Russia contro città e infrastrutture civili in Ucraina”, ha sottolineato la portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale, Adrienne Watson, in una nota invitando i repubblicani al Congresso a mettere fine all'”imperdonabile blocco” degli aiuti a Kiev.