Giorgia Meloni che si fa beffe del Parlamento, con una sgrammaticatura istituzionale senza precedenti per una presidente del Consiglio, finisce in prima pagina sul Wall Street Journal che pubblica la foto che la ritrae quando nell’aula di Montecitorio si è coperta la testa con la giacca. Alla foto si accompagnata la frase che il leader dei Verdi Angelo Bonelli le aveva appena rivolto: “Don’t Look at Me With Your Disturbing Eyes”, ovvero “Non mi guardi con quegli occhi inquietanti”.
L’immagine della premier Giorgia Meloni alla Camera, con la testa nella giacca, è finita in prima pagina sul Wall Street Journal
Ma la cosa che fa maggiormente specie è che la leader di FdI invece di fare mea culpa del gesto poco decoroso – “Ha fatto bene a coprirsi la faccia, perché l’ha persa completamente”, le ha fatto notare il leader del M5S Giuseppe Conte – replichi alla foto finita sul Wsj ironizzando e facendosi doppiamente beffa di Bonelli. “Noto lo scalpore di diversi esponenti dell’opposizione perché alle parole del leader dei Verdi Bonelli rivoltemi in Aula, ‘non mi guardi con sguardo inquietante’, ho risposto coprendomi ironicamente il volto per non destare ansietà al collega.
Non so cosa intendesse con ‘sguardo inquietante’, ma mi scuso con il collega e con chiunque altro possa eventualmente sentirsi intimorito”, ha scritto. “Non potevo pensare che” Meloni “reagisse a quel modo”, nascondendo la testa nella giacca, ha commentato Bonelli. “Non avevo mai visto una cosa del genere, nemmeno quando andavo a scuola….Quello è il Parlamento, io potrei aver detto anche una cosa fuori luogo ma la reazione può essere quella? La foto non è andata solo sul Wsj, ha fatto il giro del mondo. E non è un problema solo suo, ma dell’Italia. Rischiamo di fare la figura delle macchiette”.
La Presidente del Consiglio replica ironizzando sul gesto e facendosi ancora beffe del Verde Bonelli
A chi gli chiedeva di definire meglio lo sguardo “inquietante” della premier, ha risposto: “Occhi vitrei, gli occhi di una persona evidentemente non interessata a ciò che dicevo ma a derubricarlo”. E sulle pseudo-scuse della premier: “Non c’entrano le scuse, io non mi sono sentito offeso, il problema non sono le scuse ma che la premier deve avere una postura istituzionale”.
Che poi tale servizio il Wall Street Journal glielo abbia reso nel giorno in cui a Bruxelles si tiene il Consiglio europeo mette in imbarazzo l’Italia ma soprattutto Meloni, che già al vertice arrivata azzoppata, considerando che il suo filoatlantismo e il suo flirt con la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, sono minati alla base dal filoputinismo e dalla posizione antieuropeista del suo alleato leghista, Matteo Salvini.