Una operazione militare israeliana è scattata nella notte nel complesso ospedaliero di Al-Shifa, a Gaza City; secondo Israele alti funzionari di Hamas “si trovavano nell’area e utilizzavano l’ospedale per pianificare e portare avanti attività terroristiche”. Durante l’incursione dell’IDF, hanno riferito in un comunicato l’esercito e lo Shin Bet, i servizi segreti israeliani, “dall’interno del complesso ospedaliero” è partita una sparatoria: le forze di sicurezza israeliane “hanno risposto al fuoco e hanno colpito i terroristi”, si legge nel comunicato.
Una operazione militare israeliana è scattata nella notte nel complesso ospedaliero di Al-Shifa a Gaza City
“L’IDF e lo Shin Bet stanno ora lavorando in modo mirato per sventare [attività] terroristiche e arrestare i terroristi nell’area dell’ospedale Al-Shifa, a seguito di informazioni di intelligence che indicano la presenza di terroristi nell’ospedale e l’uso delle infrastrutture dell’ospedale per compiere atti terroristici”, affermano le due organizzazioni nel comunicato. “Come parte dell’attività, durante l’accerchiamento, i terroristi hanno aperto il fuoco dall’interno del complesso ospedaliero contro le nostre forze, che hanno risposto al fuoco colpendo i terroristi. Le nostre forze continuano a operare nell’area dell’ospedale”, hanno spiegato IDF e Shin Bet.
In una dichiarazione rilasciata nella notte, l’esercito israeliano aveva affermato che le truppe presenti nell’ospedale erano state “istruite in anticipo sull’importanza di prevenire danni ai civili, ai pazienti, alle squadre mediche e alle attrezzature mediche” e che “le forze di sicurezza hanno parlato in arabo per facilitare la comunicazione con i pazienti e il personale”. In un messaggio video di accompagnamento, il portavoce dell’IDF, il contrammiraglio Daniel Hagari, aveva detto che l’IDF stava conducendo “un’operazione di alta precisione in aree limitate dell’ospedale Shifa, a seguito di informazioni concrete che richiedevano un’azione immediata. Sappiamo che i terroristi di Hamas di alto livello si sono raggruppati all’interno dell’ospedale e lo stanno usando per comandare attacchi contro Israele”.
Idf: “Non vogliamo fare del male ai civili dietro cui si nasconde Hamas”
“Non vogliamo fare del male ai civili dietro cui si nasconde Hamas”, aveva dichiarato, aggiungendo che l’IDF avrebbe condotto la sua operazione “con cautela e attenzione, assicurando che l’ospedale continui a svolgere le sue importanti funzioni”. Hagari aveva infine affermato che i medici dell’IDF erano con le truppe “per assistere chi ne aveva bisogno”.
Le Forze di difesa israeliane hanno invitato tutti i palestinesi a evacuare l’area
Il portavoce delle Forze di difesa israeliane (Idf), Avichay Adraee, ha invitato oggi tutti i palestinesi che si trovano nel quartiere di Rimal e intorno all’ospedale al Shifa, nella città di Gaza, a evacuare l’area, dopo il raid delle forze armate israeliane contro l’ospedale, iniziato durante la notte. “Per mantenere la vostra sicurezza, dovete evacuare immediatamente l’area a ovest, e poi attraverso al-Rashid Street a sud fino all’area umanitaria di al-Mawasi”, ha detto, secondo quanto riportato dalla stampa israeliana. Secondo Israele, alti funzionari di Hamas si trovano nell’area e avrebbero utilizzato l’ospedale “per pianificare e condurre attività terroristiche”.
L’appello del ministero della Sanità di Hamas alle organizzazioni internazionale: “Fermate immediatamente questo massacro”
Il ministero della Sanità di Hamas ha lanciato un appello a tutte le organizzazioni internazionali per “fermare immediatamente questo massacro (israeliano) contro i malati, i feriti, gli sfollati e il personale medico all’interno dell’ospedale al-Shifa”. Gli sfollati, aggiunge il ministero, sono intrappolati in 2 edifici dell’ospedale. Un incendio è scoppiato vicino al cancello e sono stati segnalati casi di soffocamento tra donne e bambini che si trovano all’interno degli edifici. Prendere di mira chiunque si avvicini alle finestre è un altro reato contro le istituzioni sanitarie, conclude il ministero.
Secondo il ministero, sono circa 30.000 le persone, tra cui civili sfollati, pazienti feriti e personale medico, che sono intrappolate all’interno del complesso medico sotto attacco da parte dell’esercito israeliano. “Chiunque tenta di muoversi viene preso di mira dai proiettili” ha scritto il ministero su Telegram.