Si è tolto la vita nel suo ufficio Vitaly Robertus, il vice presidente del colosso russo del petrolio e del gas Lukoil, la cui morte era stata annunciata ieri. Lo hanno indicato i media russi. Secondo fonti di Mosca, poco prima del suo decesso Robertus aveva detto di sentirsi poco bene e si lamentava; aveva chiesto delle pillole per il mal di testa, per poi recarsi nel suo ufficio.
Il vice presidente del colosso russo del petrolio e del gas Lukoil, Vitaly Robertus, è stato trovato morto nel suo ufficio
“Non è uscito per diverse ore, non ha risposto al telefono. I dipendenti hanno deciso di entrare nel suo ufficio e hanno trovato il suo corpo. Il top manager si è suicidato ed è morto per asfissia. Lavorava nell’azienda da circa 30 anni”, hanno scritto i media russi. Vitaly Robertus, 54 anni, vice presidente Lukoil, è il quarto dirigente di alto livello del colosso energetico a morire dall’inizio dell’invasione su larga scala dell’Ucraina da parte della Russia.
Ad ottobre era stato trovato morto anche il capo del consiglio di amministrazione di Lukoil, Vladimir Nekrasov
Nell’ottobre del 2023 era morto, anche in questo caso in circostanze poco chiare, il capo del consiglio di amministrazione di Lukoil, Vladimir Nekrasov. La notizia è stata comunicata dallo stesso colosso russo. “È con profondo rammarico che annunciamo la morte improvvisa del presidente del consiglio di amministrazione di Pjsc Lukoil, Vladimir Ivanovich Nekrasov. Secondo la conclusione preliminare dei medici, la morte è avvenuta a causa di un’insufficienza cardiaca acuta”.
Nel settembre del 2022 la stessa fine era toccata anche al precedente presidente del Cda della compagnia petrolifera russa Lukoil, Ravil Maganov, morto dopo essere caduto da una finestra della Clinica centrale ospedaliera di Mosca dove era ricoverato a causa di una grave malattia.