Due droni abbattuti. Nel Mar Rosso il cacciatorpediniere italiano Caio Duilio ha abbattuto i due droni che erano probabilmente stati lanciati dagli Houthi, secondo quanto riferito da fonti del ministero italiano della Difesa. La nave opera in quell’area nell’ambito dell’operazione dell’Ue ribattezzata Aspides, il cui obiettivo è quello di tutelare le imbarcazioni che viaggiano lungo le rotte commerciali davanti alle coste yemenite e nel Mar Rosso.
Lo Stato maggiore della Difesa sottolinea come si tratti di un’azione attuata seguendo il principio di autodifesa, ovvero proprio quello è che l’obiettivo della missione Aspides, che si deve limitare a tutelare le rotte commerciali. Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, si è congratulato con l’equipaggio del cacciatorpediniere dopo l’abbattimento dei due droni, sottolineando come la Duilio garantisca “la libera navigazione” proteggendo “i nostri mercantili: fieri dei nostri marinai”.
Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, lancia invece l’allarme sulla zona del Mar Rosso, “diventata pericolosa: gli Houthi sono passati dagli attacchi ai mercantili alle navi militari, c’è una evoluzione degli attacchi”. E per questa ragione, secondo il ministro, “la missione Aspides è fondamentale”, tanto più perché l’impatto per l’Italia è di 148 miliardi, “una percentuale rilevante del nostro Prodotto interno lordo”.
La nave Duilio abbatte due droni Houthi: alta tensione nel Mar Rosso
L’abbattimento dei due droni segue ore di tensione nel Mar Rosso. Stamattina, prima dell’alba, gli Houthi avevano preso di mira una nave con bandiera liberiana che passava davanti al golfo di Aden, con due missili. La nave finita nel mirino è la Pinocchio, che i ribelli hanno definito come americana. Non ci sono, comunque, stati danni o vittime. Nella notte, invece, sono state le forze anglo-americane a colpire almeno 17 postazioni degli Houthi in Yemen, causando anche la morte di 11 persone. Il gruppo ribelle, intanto, minaccia di continuare e rafforzare i suoi attacchi durante il Ramadan.
Per la nave Duilio, invece, non si tratta del primo intervento nell’ambito dell’operazione Aspides. Di recente, circa dieci giorni fa, aveva già sventato un attacco simile a quello delle ultime ore. Da novembre, d’altronde, gli Houthi hanno iniziato a prendere di mira il traffico marittimo di tutta zona, portando l’Ue a dare vita a un’operazione difensiva che garantisca la salvaguardia delle navi mercantili che transitano in zona.
All’inizio, i ribelli minacciavano di colpire solo le navi israeliane o dirette verso quel Paese, come risposta alla guerra a Gaza e alla risposta di Tel Aviv dopo gli attacchi di Hamas del 7 ottobre. Ma poi è scesa in campo anche l’operazione anglo-americana per tutelare la navigazione e i ribelli hanno annunciato un allargamento della battaglia, andando a colpire anche le navi di questi due Paesi. Ora, con l’arrivo della Duilio, i ribelli minacciano di colpire anche imbarcazioni italiane.
Sulla lotta contro gli Houthi, intanto, tiene il punto anche la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen: “Teniamo presente che il rischio di un’ulteriore escalation è reale. La situazione al confine tra Israele e Libano continua ad essere esplosiva. L’Iran ha continuato ad alimentare le tensioni regionali, ad esempio con il suo sostegno ai terroristi Houthi nello Yemen. Così come sappiamo che continua ad alimentare la guerra della Russia contro l’Ucraina e siamo pronti a rispondere con ulteriori sanzioni, nel caso in cui l’Iran fornisca missili balistici alla Russia, come recentemente riportato”.