Se prima era una guerra fredda ora è uno scontro aperto come ai tempi di Luigi de Magistris. Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, attacca, senza mai nominarlo, il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi dopo le scaramucce avviate dal suo vice Fulvio Bonavitacola. “Noi meridionali dobbiamo imparare a combattere troppi disertori, opportunisti, che mantengono un atteggiamento nei confronti del potere centrale di totale subalternità”. Ieri sono ste queste le parole del presidente della Regione Campania nel corso del suo intervento a Napoli sul tema “L’impatto dell’autonomia differenziata sulla sanità del Mezzogiorno”.
Dalla guerra fredda allo scontro aperto come ai tempi di de Magistris: De Luca insulta Manfredi senza mai nominarlo e chiamandolo “disertore”
Lo “sceriffo” senza mai citare il Comune ha fatto riferimento ai rapporti tra istituzioni locali e Governo: “ci sono tanti colleghi – ha aggiunto – di Regioni meridionali che hanno un atteggiamento che definisco vile, che fanno contare più le bandiere della coalizione rispetto al destino dei nostri figli. Purtroppo la grande maggioranza degli esseri umani non ha la propensione per la libertà che si conquista combattendo. Ma noi sappiamo di avere argomenti di merito per combattere, dobbiamo trovare il coraggio per non nasconderci e fare gli opportunisti, per insegnare ai nostri figli che i diritti vanno conquistati, non vanno richiesti come un regalo che poi obbliga alla subalternità”.
Nelle stesse ore in cui De Luca attacca “gli opportunisti disertori” del Sud il sindaco di Napoli e commissario di Bagnoli è a Palazzo Chigi dal ministro Raffaele Fitto. Contro Fitto il governatore aveva annunciato una querela dopo la lettera inviata all’Anci Campania sui fondi di coesione, al centro delle proteste degli stessi sindaci e amministratori locali guidati da De Luca.
Sul tavolo della cabina di regia l’ok di Fitto per le bonifiche a terra e la rimozione parziale della colmata
Alla riunione della Cabina di regia per Bagnoli, presieduta dal Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il Pnrr Fitto, hanno partecipato il Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, assieme al Sottosegretario alle infrastrutture Tullio Ferrante, i rappresentanti del Ministero della cultura, Manfredi e l’Ad di Invitalia. Unica assente è stata la Regione Campania. Durante la riunione, il Commissario straordinario, a seguito della richiesta formulata da Fitto in occasione della Cabina di regia dell’8 febbraio scorso, ha presentato “il fabbisogno finanziario aggiornato degli interventi di bonifica e rigenerazione urbana di Bagnoli, corredato da schede tecniche di intervento che evidenziano la cantierabilità dei progetti”.
Gli interventi, inseriti nel Piano di rigenerazione urbana e di risanamento ambientale approvato con decreto del Presidente della Repubblica del 2019, riguardano “la realizzazione dei lavori di bonifica a terra, la realizzazione di infrastrutture e gli interventi di rigenerazione urbana, il risanamento marino comprensivo della rimozione della colmata, rispetto al quale saranno valutate ipotesi alternative che prevedono una rimozione parziale”. La Cabina di regia ha preso atto che i progetti risultano rapidamente cantierabili e di natura strategica, “ne ha approvato le schede tecniche e chiesto al Commissario di inviarle formalmente alla Regione Campania e al Ministero per la Coesione”. In attesa del nuovo atto del De Luca furioso.