Aumenti in arrivo per le pensioni degli italiani. A partire da marzo si fanno sentire gli effetti del taglio delle aliquote Irpef, passate da quattro a tre con la recente riforma fiscale. Da questo mese gli importi saliranno, con tanto di aggiunta del conguaglio (solo per il mese di marzo) per gli aumenti non incassati a gennaio e febbraio.
Ma quanto aumenteranno le pensioni e chi saranno i beneficiari di questo incremento sul cedolino? Andiamo a vedere cosa cambia con la riforma dell’Irpef e cosa succederà anche sul fronte degli arretrati, stando a quanto riportato nel messaggio n. 755 dell’Inps.
Pensioni più alte, ecco per chi
Il taglio delle aliquote Irpef porterà un beneficio sull’assegno previdenziale per tutti i pensionati che guadagnano al di sopra dei 15mila euro: l’incremento massimo sarà pari a 260 euro all’anno, ovvero circa 20 euro in più al mese. Questo aumento massimo arriverà per chi ha un reddito tra i 28mila e i 50mila euro. Sopra i 50mila, invece, l’incremento verrà sterilizzato con un taglio delle detrazioni pari alla stessa cifra di 260 euro.
L’aumento dell’importo è dettato dalla riforma fiscale che ha ridotto da quattro a tre gli scaglioni Irpef. Il primo, con il 23% di tassazione, varrà fino ai 28mila euro. Il secondo, al 35%, per i redditi tra i 28mila e i 50mila euro. E il terzo, al 43%, sopra i 50mila euro.
Gli arretrati in arrivo a marzo
Oltre agli aumenti previsti a partire dal mese di marzo, per questo stesso mese è previsto l’arrivo degli arretrati relativi alle mensilità di gennaio e febbraio. Si tratta di un conguaglio di un importo massimo di 20 euro al mese (quindi in totale 40) per chi guadagna più di 28mila (e fino a 50mila) di pensione.