Sul Reddito di cittadinanza per il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, non è detta l’ultima parola. La speranza dell’ex presidente del Consiglio è che si possa rimediare alla cancellazione della misura con “forme di sostegno a livello europeo e regionale”.
Conte va all’attacco della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un’intervista ad Abruzzoweb, in vista del voto alle elezioni regionali abruzzesi di domenica. “Meloni ha fatto la guerra ai poveri anziché alla povertà”, afferma Conte. Ricordando che “solo a gennaio lei e il suo governo hanno lasciato senza un sostegno vitale circa 500mila famiglie in povertà assoluta, proprio mentre il carovita morde”.
Conte non si arrende sul Reddito di cittadinanza e lancia la sfida a Meloni anche in Abruzzo
Sul punto Conte promette battaglia: “Su questo non molliamo la presa sul governo e cercheremo di rimediare con forme di sostegno a livello europeo e regionale. Loro coccolano evasori e corrotti, noi ci preoccupiamo di chi non arriva a fine mese”.
Il leader pentastellato si concentra soprattutto sull’Abruzzo, sostenendo che “chi ha messo la regione in ginocchio come Marsilio non può certo risollevarla: ho trovato un grande e crescente entusiasmo intorno a Luciano D’Amico e la rimonta in corso si percepisce, forte. Gli abruzzesi vogliono cambiare pagina e noi ci crediamo, fino in fondo”.
Secondo il presidente dei 5 Stelle, “Meloni e soci ci temono e lo dimostra quello che è successo sulla Roma-Pescara: prima hanno tagliato i fondi, con Marsilio che si è adeguato senza alzare un dito, e ora a pochi giorni dalle elezioni si stanno scatenando con promesse elettorali che nemmeno questa volta manterranno. Pensano di poter prendere in giro gli abruzzesi”.
Per Conte “il fallimento di Marsilio è nelle voci e nello sconforto dei tanti cittadini a cui sto dedicando ascolto e tempo in questi giorni. Cosa che Meloni non fa. La differenza fra Marsilio e D’Amico è evidente: Luciano è una persona competente, capace di amministrare per il bene comune, di ascoltare i problemi e risolverli. Un vero abruzzese che ama l’Abruzzo. Non un presidente alla Marsilio, in smart working da Roma”.