“No ai tagli alla cultura”. Con questo slogan stamattina il Sindacato lavoratori della Comunicazione (Slc) della Cgil Campania ha manifestato davanti al palazzo della Regione in via Santa Lucia. E lo fa con i messaggi di attori, artisti e volti noti della cultura e dello spettacolo che hanno pubblicato video di supporto a questa manifestazione. Il primo nemico giurato è il governo di Giorgia Meloni ma anche per al governatore Vincenzo De Luca viene chiesto di ascoltare le richieste del settore.
Da Lino Guanciale a Francesco Paolantoni gli attori e gli artisti si mobilitano con la Cgil contro i tagli alla Cultura
“Contro il taglio dei fondi che rientrano nella logica di autonomia differenziata proposta dal governo – ha affermato l’attore Lino Guanciale – e significa rinunciare a tanti eventi e quindi possibilità di lavoro con il conseguente problema di migliaia di famiglie. Si protesta per questo motivo, non per logiche elettorali”. A fargli da eco è Gianfranco Gallo: “contro il blocco dei fondi perché la cultura non è un mezzo di battaglie tra schieramenti o singoli, faremo sentire la nostra voce”. Altri appelli sono arrivati tra gli altri dall’attrice Nunzia Schiano, dal musicista Marco Zurzolo, dal volto della fiction “Un posto al sole” Daniela Ioia e dal comico Francesco Paolantoni: “è la conseguenza di questa ‘bellissima idea’ dell’autonomia differenziata – dice Paolantoni – e i tagli impedirebbero la realizzazione di eventi fondamentali, una perdita per il settore tagliando il lavoro di tantissimi operatori dello spettacolo”. Non ci sono solo i volti noti ma anche esperienze dal basso e associazioni come Viviquartiere o come la Compagnia Scugnizzi di Materdei.
In ballo ci sono 40 milioni in meno e sono a rischio 10mila posti di lavoro nel settore
Le adesioni si sono moltiplicate giorno dopo giorno per fermare questo taglio mortifero da 40 milioni e per chiedere la presenza dei lavoratori al tavolo di confronto. “Il tema è molto serio – spiega Gianluca Daniele, segretario generale Slc Cgil Napoli e Campania – e noi siamo seriamente preoccupati per l’impatto sui lavoratori. Soltanto a Napoli, considerando l’indotto, sono impiegate circa 10mila persone. L’adesione di Claudio Gubitosi del Giffoni Film Festival e di Luigi Grispello, presidente dell’Agis Campania, dimostrano l’importanza della situazione e del rischio concreto, qualora i fondi non si sbloccassero”.
Alla manifestazione ha partecipato pure Cgil Napoli e Campania: “nella nostra regione il settore della cultura – ha ricordato il segretario Nicola Ricci – che dà lavoro a migliaia di persone, non solo attrici ed attori ma soprattutto tecnici, scenografi e sceneggiatori che con la loro professionalità contribuiscono alla produzione di film, fiction, format, spettacoli teatrali e musicali, festival che generano cultura ed economia. Noi – ha concluso – siamo convinti che in una regione come la nostra la cultura vada potenziata con risorse, programmazione ed attenzione da parte delle istituzioni perché con in questo settore si può vivere e lavorare 365 giorni l’anno”.
Intanto ieri il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano non ha fatto alcuna menzione di fronte alle preoccupazioni del sindacato e ha fatto l’elenco di “grandi interventi” in cui sarebbe impegnato il governo snocciolando i numeri dei milioni destinati ala Campania che invece oggi è in piazza.