L’attività economia in Italia a gennaio torna in calo. E a pesare è soprattutto la flessione del settore delle costruzioni, gravato dalla cancellazione dei bonus edilizi del governo Meloni, a partire dal Superbonus sempre più ridimensionato.
I dati sono quelli del Real Time Turnover Index del Centro Studi di Confindustria e riguardano la dinamica del volume di attività economica in Italia sulla base dei dati di fatturazione elettronica delle imprese. Si registra, a gennaio, “una moderata flessione del fatturato a prezzi costanti delle imprese, pari a -0,4%”. Un dato che arriva dopo il +1,6% di dicembre.
Attività economica in calo: i dati Confindustria
Gli economisti di Confindustria spiegano che il calo complessivo “è dovuto alle costruzioni, a fronte di dati positivi per servizi e industria”. L’indice “indica che il primo trimestre del nuovo anno si è aperto in calo, riducendo il trascinamento positivo, già piuttosto contenuto, ereditato dal 2023”.
Nel dettaglio, l’indice Rtt registra un aumento mensile nei servizi dell’1,1% (dopo il +2,7% di dicembre) e un forte incremento nell’industria: +3,2% dopo il calo di dicembre. Un dato che “suggerisce un debole aumento di produzione”.
L’indicatore generale registra un calo dell’1,1% a Nord-Ovest, dello 0,4% a Nord-Est e ancora più ampio al Sud, mentre al Centro si registra un aumento del 3,2%. Il calo generalizzato riguarda sia le piccole che le medie imprese, ma non quelle più grandi.
Giù il settore delle costruzioni: pesa la fine di bonus edilizi e Superbonus
Per quanto riguarda le costruzioni, l’indice Rtt a gennaio 2024 “mostra un calo molto marcato, che fa seguito al balzo di fine 2023 legato alla scadenza degli incentivi”. Proprio questo settore ha portato il calo nell’economia italiana a gennaio. Il crollo “fa seguito al balzo di fine 2023 legato alla scadenza degli incentivi”. Insomma, il calo è la conseguenza del taglio dei bonus edilizi, a partire dal Superbonus.