Una causa civile risarcitoria nei confronti del governo per omissione di soccorso e per i danni subiti dopo la tragedia del naufragio di Steccato di Cutro. Le famiglie delle vittime e alcuni superstiti hanno annunciato questa azione nel corso di una conferenza stampa a Crotone, che si è tenuta a un anno esatto dal dramma.
Il ricorso, come spiega l’avvocato Stefano Bertone insieme ai colleghi Marco Bova ed Enrico Calabrese, sarà presentato una volta che si concluderà l’inchiesta penale coordinata dalla procura di Crotone e riguarderà la presidente del Consiglio e i ministeri dell’Interno e dell’Economia. I legali assistono circa una cinquantina di famiglie e alcuni superstiti.
Tragedia di Cutro, la veglia sulla spiaggia in ricordo delle vittime
Nella notte si è tenuta la veglia in ricordo delle vittime del naufragio di Steccato di Cutro. Sulla spiaggia sono stati posti 35 peluche, con al centro una maglietta bianca e la scritta Kr46MO, la dicitura con cui era stato indicato un bimbo di pochi mesi vittima del naufragio. Intorno 94 candele accese nel buio della notte.
Nel naufragio morirono 94 persone, di cui 35 minori. L’iniziativa in ricordo delle vittime si è tenuta alle 4 della notte, l’orario in cui avvenne lo scontro dell’imbarcazione contro una secca, a circa cento metri dalla riva. Presenti anche alcuni superstiti e familiari delle vittime. Due superstiti, insieme ai due pescatori che per primi intervennero in soccorso dei migranti, hanno gettato una corona di fiori e si sono stretti in un abbraccio tra le lacrime.
La causa civile contro il governo
L’avvocato Bertone spiega che “uno degli aspetti da chiarire – in merito alla causa contro il governo – era quando le autorità hanno saputo della presenza della barca. E dalle 17 del 25 febbraio, l’aereo Frontex aveva monitorato l’imbarcazione dopo avere intercettato alcune chiamate. Quindi, cosa ha fatto Frontex in quelle ore prima della segnalazione delle 22.35 alla centrale di Varsavia? Sul fronte risarcitorio c’è tutto un sistema che non ha funzionato”. Gli avvocati valuteranno se sia possibile estendere la causa per il risarcimento anche a Frontex.