Ultime notizia dall’Unione europea che sbiadisce e suggerisce l’Ue che verrà. La Commissione è pronta ad approvare il primo pagamento per la Polonia dallo strumento di ripresa e resilienza dell’Ue, già questa settimana. Poco dopo essere al potere, il nuovo governo del primo ministro Donald Tusk aveva chiesto una prima rata di 6,3 miliardi di euro dai quasi 60 miliardi di euro stanziati per la Polonia nell’ambito del Fondo per la resilienza e la ripresa. I fondi erano stati congelati a causa delle preoccupazioni per lo stato di diritto nel paese sotto il precedente governo nazionalista di Law and Justice (PiS, Ecr). Il governo PiS era accusato di avere indebolito l’autonomia della magistratura con le sue riforme.
Con il cambio di governo il nuovo primo ministro Tusk ha messo in campo un pacchetto di riforme che includono riforme anche nel settore giudiziario. Il ministro della Giustizia polacco Adam Bodnar ha presentato ad altri ministri dell’Ue un pacchetto di progetti di legge per ripristinare lo stato di diritto in Polonia già all’inizio di questa settimana. Ma soprattuto Tusk ha confermato lunedì che il suo partito sosterrà la candidatura di Ursula von der Leyen di nuovo alla presidenza della Commissione Ue. E così in brevissimo tempo i soldi si sono sbloccati. Intanto il partito filo-russo di estrema destra bulgaro Vazrazhdane dopo una gita a Mosca dei suoi leader ha deciso di aderire al gruppo di estrema destra Identità e Democrazia al Parlamento europeo. Vazrazhdane è il terzo partito in Bulgaria e potrebbe ottenere quattro eurodeputati su 17 in patria. Andranno a sedersi con Matteo Salvini e Marine Le Pen.