Le elezioni europee dell’8 e 9 giugno sono ancora lontane, ma il puzzle delle candidature presto si inizierà a comporre. Roma, come sempre, è al centro di questa partita: non solo perché saranno le segreterie dei partiti a decidere i nomi, ma anche perché alcuni dei candidati arriveranno proprio dalla Capitale. La circoscrizione dell’Italia centrale comprende non solo il Lazio, ma anche Marche, Toscana e Umbria: in tutto il collegio verranno eletti 15 eurodeputati. Di annunci ufficiali sui nomi in lizza per ora ce ne sono davvero pochi, ma qualche indiscrezione circola.
Le elezioni europee dell’8 e 9 giugno sono ancora lontane, ma il puzzle delle candidature presto si inizierà a comporre
Il primo nodo da sciogliere per i due partiti avanti nei sondaggi – Fratelli d’Italia e Pd – riguarda la candidatura delle due leader: Giorgia Meloni ed Elly Schlein. La presidente del Consiglio deciderà probabilmente ad aprile cos fare, mentre sua sorella Arianna ha già detto che non scenderà in campo. Per il momento Fdi pensa di formare due liste: una considerando l’eventuale candidatura di Meloni e una senza la presidente del Consiglio, per poi capire il da farsi. Ovviamente in caso di candidatura, Meloni sarebbe capolista nel collegio in cui rientra la sua città di Roma. Per il resto Fdi non avrà problemi, essendo quasi certo che aumenterà (e non di poco) i suoi seggi. Probabile, quindi, una riconferma per Nicola Procaccini. Sugli altri nomi ancora è tutto da decidere.
Ancora più complesso il rebus nel Pd, dove la candidatura di Schlein potrebbe cambiare (e non di poco) gli equilibri, soprattutto considerando che una capolista donna rischierebbe di portare via altri posti al femminile. Quasi certe, nella circoscrizione, le candidature dei sindaci dem di Firenze, Dario Nardella, e di Pesaro, Matteo Ricci. Data per certa, anche se non ufficializzata, la candidatura dell’ex presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, un pezzo grosso in quanto a preferenze che Schlein vorrebbe al suo fianco.
Si parla anche di Marta Bonafoni, coordinatrice della segreteria Pd e molto vicina a Schlein: possibile una sua candidatura soprattutto se la segretaria non dovesse correre. Ci sono poi gli europarlamentari uscenti: probabile che resti in lista Camilla Laureti, così come Beatrice Covassi. Vorrebbe tornare a Bruxelles anche Brando Benifei. Mentre ha da poco annunciato l’addio al Pd Massimiliano Smeriglio (ex vice di Zingaretti in Regione): potrebbe ricandidarsi con l’Alleanza Verdi-Sinistra. Anche perché, dicono i più maligni, la candidatura di Zingaretti lo avrebbe tagliato fuori.
Fibrillazioni per le candidature anche a destra. Ecco chi corre per il voto di giugno
Negli altri partiti il rebus è ancora più intricato e sono pochi, per il momento, i nomi che circolano. Il Movimento 5 Stelle, dopo l’annuncio della candidatura di Pasquale Tridico nel collegio Sud, non si sbottona. Si parla di qualche nome a effetto (è circolato anche quello di Rocco Casalino), mentre Giuseppe Conte vorrebbe puntare su qualche civico di peso. Il vantaggio per i pentastellati è che gli europarlamentari uscenti sono pochi in tutta Italia e c’è quindi margine di manovra per comporre le liste, con tante possibili nuove entrate. L’esatto opposto di quello che succede nella Lega, dopo il boom delle europee del 2019: a rischiare il posto ci sono, tra gli altri, Angelo Maria Rinaldi, Matteo Adinolfi e Anna Bonfrisco. Più probabile una conferma per Susanna Ceccardi, ma se sarà capolista o meno dipenderà anche dalla scelta di candidare il generale Roberto Vannacci, che potrebbe esser candidato proprio al Centro Italia.
Anche Forza Italia deve sciogliere il nodo del leader: Antonio Tajani non ha ancora deciso se si candiderà, ma eventualmente sarà proprio nel suo collegio del Centro. C’è poi da capire il destino dell’uscente Alessandra Mussolini, mentre sembra certa una candidatura per l’ex presidente della Regione Lazio, Renata Polverini. Per quanto riguarda i partiti di centro, ancora bisogna capire se ci sarà una lista unica o meno. Matteo Renzi potrebbe candidarsi, pur rimanendo probabilmente in Italia, mentre per Italia Viva dovrebbe essere confermato il nome dell’uscente Nicola Danti. Un’altra ipotesi è quella della candidatura a Bruxelles di Emma Bonino per +Europa. Azione, infine, punta sull’europarlamentare uscente (ex M5S), Fabio Massimo Castaldo.