In Zimbabwe siamo a un passo dalla cancellazione della pena di morte. Il disegno di legge per abolirla è stato promosso dal parlamentare Edwin Mushoriwa e la consultazione nelle dieci provincie del Paese ha dimostrato che “la maggior parte delle persone desidera la cancellazione della pena capitale”.
In Zimbabwe siamo a un passo dalla cancellazione della pena di morte. Il disegno di legge per abolirla è stato promosso dal parlamentare Edwin Mushoriwa
Le ultime esecuzioni nel paese africano risalgono al 2005 anche se i tribunali continuano a infliggere l’esecuzione e al momento ci sono 63 prigionieri nel cosiddetto braccio della morte. La Costituzione dello Zimbabwe protegge il diritto alla vita. Tuttavia, autorizza i tribunali in circostanze limitate a imporre la pena di morte per omicidio aggravato. La legge proposta proibirebbe a qualsiasi tribunale di imporre la pena di morte e di eseguire una condanna capitale precedentemente emessa.
Nel 2022, la Commissione africana per i diritti dell’uomo e dei popoli ha invitato tutti i paesi membri della Carta africana dei diritti dell’uomo e dei popoli a “prendere provvedimenti verso l’abolizione della pena di morte”. Ad oggi, circa 170 paesi hanno abolito o introdotto una moratoria sulla pena di morte sia per legge che per pratica. Nell’Africa meridionale, approvando il disegno di legge sull’abolizione della pena di morte, lo Zimbabwe si unirà ad Angola, Madagascar, Mauritius, Mozambico, Namibia, Seychelles, Sudafrica e Zambia.
Mentre in Italia aumenta il numero di persone che vorrebbe la pena di morte anche solo per il furto come dicono gli ultimi sondaggi e mentre gli Usa continuano con le loro esecuzioni viene da dire che se uscissimo dalla logica colonialista e assistenziale che vede l’Africa come retrograda in tema di diritti forse sarebbe il caso che un “piano Mattei” dei diritti venisse esportato al contrario, nell’Occidente che scodinzola una superiorità che evidentemente su molti temi non esiste.