I lividi sulla salma di Alexey Navalny potrebbero denunciare che l’oppositore russo è stato ucciso in carcere con “un pugno al cuore”, una tecnica utilizzata un tempo dagli agenti del Kgb. A sostenerlo è Vladimir Osechin della Ong per i diritti Gulagu.ru, che ha parlato al Times.
Secondo quanto scrive il Times l’oppositore russo Alexey Navalny potrebbe essere stato ucciso con “un pugno al cuore”
Navalny sarebbe stato tenuto per ore esposto all’estremo freddo delle latitudini in cui si trova il carcere dove ha trovato la morte. Domenica Novaya Gazeta Europe ha rivelato che la salma dell’oppositore russo si trova nell’ospedale Salekhard, non distante dal carcere di massima sicurezza in cui era detenuto. E avrebbe dei lividi, forse provocati da convulsioni e uno compatibile con il massaggio cardiaco secondo la fonte paramedica sentita dal sito di notizie.
Il comitato investigativo si rifiuta di consegnare il corpo. La madre dell’oppositore presenta una denuncia
Lyudmila Navalnaya, la madre di Aleksei Navalny, intanto ha depositato al tribunale della città di Salechard una denuncia nei confronti del Comitato investigativo della Federazione Russa per la mancata riconsegna del corpo di suo figlio. A riferirlo è l’agenzia Tass con riferimento al servizio stampa del tribunale. Il direttore della Fondazione anti-corruzione fondata da Navalny (Fbk), Ivan Zhdanov, ha riferito ieri che Lyudmila Navalnaya ha intentato una causa contro l’inazione del comitato investigativo nel rilasciare la salma dell’oppositore. Il comitato investigativo si rifiuta di consegnare il corpo, spiegando che sta conducendo un’indagine in relazione alla sua morte.