Novità in arrivo per il Fisco con la riforma delle sanzioni, per la quale è atteso il via libera del governo in Consiglio dei ministri. Tre sono i decreti che verranno rivisti e riguardano i principi generali delle sanzioni amministrative (verrà introdotto il principio della proporzionalità), le misure penali sugli omessi versamenti e le sanzioni in materia di tributi vari come registro, bollo, imposte ipotecarie e catastali, assicurazioni e concessioni (verrà eliminata la sanzione minima e massima, introducendo una misura proporzionale).
Fisco, arriva il principio di proporzionalità per le sanzioni
Il governo e il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, vogliono introdurre il principio della proporzionalità in merito alle sanzioni fiscali. Nella bozza si prevede, per esempio, che la sanzione venga aumentata fino al doppio “nei confronti di chi, nei tre anni successivi al passaggio in giudicato della sentenza che accentra la violazione, è incorso in altra violazione della stessa indole”. In caso di “sproporzione” tra violazione e sanzione, invece, la multa viene “ridotta fino a un quarto della misura prevista”.
In caso di “circostanze di particolare gravità della violazione”, inoltre, la sanzione “può essere aumentata fino alla metà”. Ancora, si prevede che il contribuente che si adegua alle indicazioni che fanno seguito a circolari, interpelli o consulenze, presentando entro 60 giorni una dichiarazione integrativa e il versamento dell’imposta non è ritenuto punibile. Almeno nei casi in cui la violazione dipenda da incertezza sull’applicazione della norma tributaria.
Altra ipotesi è quella di prevedere un salvagente per i reati di omesso versamento di Iva e ritenute per chi sta pagando a rate: così facendo si vuole andare incontro ai contribuenti che vogliono saldare i conti. Tra le altre novità che emergono dalla bozza del decreto, c’è l’attenuazione delle sanzioni in caso di reddito dichiarato inferiore a quello accertato: la sanzione che si applica è del 70% della maggior imposta dovuta, con un minimo di 150 euro. A oggi queste sanzioni vanno dal 90% al 150%. Riduzione anche in caso di omessa presentazione della dichiarazione dei redditi e dell’Irap: la sanzione sarà del 120% e non più del 240% come avviene oggi. Insomma, una serie di benefici per i contribuenti non proprio impeccabili con il Fisco.