Vuoi farti notare nel marasma della campagna elettorale in Sardegna? Il segreto è facile, bastano sei «amiche, veramente belle», «due in pantaloni in pelle e stivali, due in minigonna e due leopardate, con delle camicie belle aperte», che ti affianchino sul palco, e il gioco è fatto. A rivelarlo è l’audio di un candidato del centrodestra in Gallura che da giorni circola su whatsapp.
In Sardegna un candidato di Truzzu ha inviato un audio in cui dice di farsi accompagnare sul palco da sei belle donne in minigonna
E il successo, afferma l’autore, è garantito: «Se ti presenti da solo a fare un comizio, sei un cane bastonato che non tiene banco. Con questo sistema, sfruttando quest’attrazione, ti seguono punto per punto. Non ce n’è stato uno che se n’è andato: posso parlare fino alle tre del mattino e restano tutti lì. Questo sistema delle donne funziona».
Non contento, il candidato si vanta anche di aver contribuito col “suo metodo” a combattere l’inverno demografico italiano: «Secondo me sono tornati a casa e hanno messo incinta le loro mogli», dice infatti.
“Mi faccio accompagnare nei comizi e tutti mi ascoltano”
Sull’identità del gentiluomo non c’è ancora certezza. In molti hanno indicato in Pietro Pinna (lista Truzzu) l’autore, ma il politico ha smentito: «Non sono stato io a mandare quel messaggio – ha detto all’Adnkronos -. Ma si capisce che è una cosa goliardica, solo un messaggio mandato a un amico. In campagna elettorale si dicono tate cose: si ride e si scherza». Già, si scherza..
Intanto sulla vicenda è intervenuta Alessandra Todde, la candidata presidente della Regione Sardegna per il Campo largo del centrosinistra, che ha definito il messaggio (e la filosofia che ne sta dietro): «Uno schifo, una vergogna assoluta. Anche su questo parla il silenzio di Truzzu».