Dopo mesi di attacchi per ‘vendicare il massacro a Gaza’, la milizia irachena delle Brigate Hezbollah ha deciso di fermare gli attacchi contro le forze armate degli Stati Uniti. La decisione, comunicata ufficialmente in queste ore, anticipa l’attesa risposta di Washington all’uccisione di 3 soldati statunitensi in un attacco di droni contro una base americana in Giordania.
Il comunicato di Hezbollah
Come dichiarato in un comunicato, i miliziani sostengono di aver sospeso tutte le operazioni militari contro le forze di Joe Biden nella regione con una decisione volta a non “mettere in imbarazzo” il governo iracheno. Per questo Hezbollah ha invitato i suoi combattenti a “una difesa temporaneamente passiva nel caso in cui si verificasse qualsiasi azione ostile americana nei loro confronti”.
Sempre la stessa milizia irachena Hezbollah, nel comunicato stampa, ha anche affermato che l’Iran si stava “opponendo” da tempo alle sue operazioni contro le forze americane e che Teheran “non era a conoscenza” né tantomeno prendeva parte all’organizzazione delle operazioni contro le basi Usa.
Hezbollah in Iraq alza bandiera bianca ma Biden non è convinto
Parole distensive che, però, difficilmente basteranno a fermare la rappresaglia americana. Quest’ultima, già annunciata dalla Casa Bianca, potrebbe iniziare da un momento all’altro e, con molta probabilità, mirerà a colpire le forze filo iraniane in tutta l’area come monito per evitare il ripetersi di ulteriori attacchi.
Stati Uniti che, tra le altre cose, non credono al fatto che gli attacchi contro le proprie forze armate siano stati osteggiati dall’Iran e continuano a credere che Teheran coordini in tutta l’area i numerosi gruppi armati a loro fedeli.