Non amo gli americani, che si credono i padroni del mondo, però non hanno torto nel caso degli houti, perché questi attaccano le navi nel Mar Rosso e danneggiano i commerci internazionali.
Vilma Migliori
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Gentile lettrice, precisiamo che gli houti non attaccano tutte le navi, ma solamente quelle americane, inglesi e israeliane, o di altre nazionalità se sono dirette ai porti d’Israele. Questa è di fatto una sanzione per infliggere un danno economico agli israeliani che massacrano i palestinesi e a chi li aiuta con armi e diplomazia (Usa, Uk ed Europa). Detto questo, si chieda: che cosa fanno gli houti che l’Occidente non faccia già? L’Occidente impone sanzioni a una sfilza di Paesi – Russia, Cuba, Venezuela, Siria, Iran, Nord Corea, ecc. – per infliggere loro punizioni economiche. Con ciò provoca danni ferali anche al resto del mondo, ad esempio causando aumenti dei prezzi di gas, petrolio, grano, fertilizzanti, che si ripercuotono soprattutto sulle nazioni più povere del pianeta. Se l’Occidente è legittimato a imporre sanzioni, anche gli houti sono legittimati nella loro sanzione che è appunto il blocco di certe navi. Sul piano del diritto (o del non-diritto) internazionale non c’è alcuna differenza tra le sanzioni yemenite e quelle occidentali. O sono legali entrambe o sono illegali entrambe. In più gli houti hanno la motivazione morale di soccorrere il popolo palestinese, vittima di un indiscutibile massacro. Quale motivazione morale hanno Usa e Occidente? Semmai ne hanno una immorale: il mantenimento con la forza dell’egemonia spacciata per democrazia, a suon di bombe e milioni di morti.
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