Nuovi attacchi di Stati Uniti e Regno Unito contro gli Houthi nello Yemen. L’offensiva è stata portata avanti per “indebolire” la capacità dei ribelli di compiere azioni contro le navi nel Mar Rosso ritenute “inaccettabili”, come riferito dal ministro degli Esteri britannico, David Cameron.
Londra afferma di aver inviato “il messaggio più chiaro possibile” e si dice pronta a proseguire nella propria azione militare per proteggere la navigazione in quell’area. Quella dell’ultima notte è la seconda azione militare congiunta condotta dai due Stati e arriva dopo oltre 12 attacchi degli Houthi contro navi nel Mar Rosso negli ultimi dieci giorni.
Nuovi attacchi Usa e Regno Unito contro gli Houthi: sale la tensione
Cameron ritiene che questi raid possano ridurre la capacità di risposta degli Houthi e che la narrazione dei ribelli, secondo cui i loro attacchi sono una risposta a quanto succede a Gaza, sia “inaccettabile”.
Non tarda ad arrivare la replica dei miliziani Houthi che minacciano sostenendo che gli attacchi di Usa e Regno Unito non resteranno “impuniti”. Un avvertimento arriva anche dal ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amirabdollahian: “Abbiamo mandato messaggi agli Usa, avvertendoli seriamente che gli attacchi congiunti sono un errore strategico”, minacciando “la pace e la sicurezza regionali”, causando “l’allargamento della guerra a Gaza”.