Mentre sulle pagine dei giornali in vista delle prossime elezioni europee si scrive della presidente del Consiglio Giorgia Meloni possibile candidata come capolista di Fratelli d’Italia per dosare i voti e della possibile sfida della segretaria del più consistente partito di opposizione, Elly Schlein del Partito democratico, nelle retrovie si gioca un duello appassionante per protagonisti, toni e contenuti. “L’altra sera ‘stai sereno’ Renzi a Porta a Porta straparlava di me e di Sud chiama Nord. Oltre al fatto che mi piacerebbe tanto poter replicare nella stessa trasmissione e per questo faccio un appello a Bruno Vespa, anche per rispetto del pluralismo essendo la Rai servizio pubblico”. A prendere carta e penna ieri è stato il leader di Sud chiama Nord, Cateno De Luca, che non ha ancora finito di litigare con il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, ormai alla disperata ricerca di alleati per non affondare ben sotto alla soglia di sbarramento delle prossime europee dove Renzi ha promesso di correre in prima persona.
“Al buon Renzi – dice De Luca – che si diverte a raccontare fesserie e falsità, ma non è una novità, vorrei ricordare che fino all’altro giorno lui e i suoi ambasciatori ancora ci cercavano per fare la lista insieme, visto che sono disperati all’ennesima potenza. Caro Matteo… tieniti Cuffaro, noi siamo una cosa diversa, la nostra porta ormai è chiusa”. Uno scontro tra Renzi e Cateno De Luca è la fotografia dello stato attuale del partito renziano che – ha detto proprio ieri il capogruppo di Italia Viva alla Camera Davide Faraone – vuole proporsi “a chi non si sente rappresentato dal sovranismo e dal populismo e si ispira a sentimenti europeisti”. Sarà un successo, senza dubbio.