Il rebus sulle candidature alle elezioni regionali del centrodestra continua. La lotta, al momento, è tra Lega e Fratelli d’Italia, soprattutto per la Sardegna. Sembra voler restare a guardare questa disputa da lontano, per ora, Forza Italia. Ma Antonio Tajani sa che presto si discuterà anche delle altre Regioni in cui gli azzurri hanno i presidenti uscenti.
Su questo tira dritto il leader forzista: “Bardi è il miglior candidato possibile; ha ottenuto ottimi risultati in Basilicata. Grazie ai proventi delle estrazioni del petrolio, i cittadini non pagano il gas, e ora non pagheranno nemmeno l’acqua. È un presidente che ha lavorato bene, ideale per far vincere il centrodestra in quella regione. Per la Sardegna, non proponiamo un candidato, confermiamo la fiducia al presidente Cirio del Piemonte e a Bardi della Basilicata, vogliamo la coesione del centrodestra”.
Elezioni regionali, la posizione di Tajani
Per quanto riguarda la Sardegna, Tajani sembra volersi sfilare dallo scontro interno al centrodestra: “Non abbiamo da proporre un candidato: è una scelta che devono fare Fratelli d’Italia e la Lega. Confermiamo la nostra fiducia al presidente Cirio in Piemonte e al presidente Bardi in Basilicata. Noi vogliamo la coesione del centrodestra, ma sono sicuro che alla fine ci sarà come abbiamo sempre fatto”.
Le candidature dei leader alle europee
Per quanto riguarda le candidature dei leader dei partiti, Tajani non si sbilancia sulla sua per le elezioni europee: “Non posso decidere nulla prima del congresso di Fi che si terrà il 23 e 24 febbraio, sarebbe scorretto da parte mia prendere una posizione prima. Io non ho nessun problema a candidarmi, sono stato eletto ben 5 volte al Parlamento europeo, ma credo – la sintesi va fatta insieme e ne parlerò con Giorgia e Matteo – che la campagna elettorale rischia di distogliere il mio impegno dall’attività di governo”.
Tajani quindi ritiene che si debba aprire un confronto con Meloni e Salvini prima di decidere sulle candidature alle europee. Il rischio è che candidarsi tolga tempo all’attività di governo: “Questa è una cosa che ha detto la stessa Giorgia Meloni, comunque ne parleremo perché non ne abbiamo ancora parlato. Meloni è libera di fare ciò che vuole, corriamo in liste diverse, apparteniamo a gruppi diversi in Europa. Non è uno scandalo candidarsi, è già successo in passato, per dare anche un segno di attrattività, anche per coinvolgere il partito del ‘non voto’. Ma è bene coordinarsi e parlarne prima”.