L’ipotesi è quella del suicidio. Giovanna Pedretti, la ristoratrice di Sant’Angelo Logidiano, è stata trovata morta nel pomeriggio di domenica sulle rive del Lambro. Pedretti era diventata nota negli ultimi giorni per una risposta a una recensione omofoba e discriminatoria del suo locale. Quella recensione, però, secondo quanto spiegato da diverse persone sui social sarebbe potuta essere falsa, inventata per pubblicizzare il locale.
Proprio l’indignazione poi nata sui social dopo la denuncia della recensione forse non veritiera potrebbe essere una delle cause del gesto estremo. La ristoratrice sarebbe andata nei pressi del Lambro sulla sua Fiat Panda. Lì, poi, è stato trovato il suo corpo senza vita.
Le indagini sulla morte di Giovanna Pedretti e la storia della recensione
L’auto della donna è stata posta sotto sequestro per provare a scoprire qualcosa in più di quanto è successo. Secondo i primi accertamenti si ipotizza un gesto volontario. La storia nasce negli scorsi giorni, quando la titolare della pizzeria Le Vignole aveva risposto a una recensione sul suo ristorante.
La persona che aveva fatto la recensione si lamentava di aver mangiato accanto a un tavolo con una coppia omosessuale e un ragazzo disabile. Giovanna Pedretti, quindi, avrebbe risposto con toni forti, chiedendo al cliente di non tornare più. Il locale è noto per le sue iniziative come la pizza sospesa per i disabili.
La recensione risalirebbe alla scorsa estate, ma era stata poi cancellata, secondo quanto spiegato dalla stessa ristoratrice. Che avrebbe fatto uno screenshot. Il che ha scatenato il sospetto di alcuni utenti che parlavano di un fotomontaggio e di una operazione di marketing. La donna, intervistata sul caso dal Tg3, aveva risposto un pochino imbarazzata, ammettendo che poteva essere caduta in un tranello. Così si è arrivati fino al possibile gesto estremo, in parte confermato anche dalle ferite ai polsi.