Consulente tecnico del gabinetto di presidenza di Christian Solinas; commissario straordinario dell’Istituto dei Ciechi della Sardegna (ente che dipende dall’assessorato alla Sanità della giunta Solinas); promotore del Premio Il Cavallino della Giara (organizzato dall’associazione Isoarte, finanziata da Regione Sardegna); “patron” del premio letterario Alziator (anch’esso sovvenzionato da Regione Sardegna); già candidato nel partito del Psd’Az (il cui segretario è Solinas); condannato e poi assolto in appello dal tribunale di Cagliari.
Ma soprattutto, socio segreto del presidente Solinas nella società agricola “Tenute del Sole S.S.” del comune di Tuili (Su). È solo un piccolo stralcio del lungo curriculum del dottor Maurizio Porcelli, tecnico della Asl 8 di Cagliari, dal 2001 prestato alla politica. Uno degli uomini più fidati del presidente sardo.
Dalla fine al principio
Per raccontare lo stretto legame che unisce Solinas a Porcelli, occorre partire dalla fine della storia. Precisamente dal 20 gennaio 2022 quando il dottor Porcelli con delibera dell’assessorato regionale dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza Sociale viene nominato Commissario straordinario dell’Istituto dei ciechi della Sardegna Maurizio Falqui.
Un ente, sotto il controllo regionale, commissariato fin dal lontano 2017 e gestito fino a pochi mesi prima da un altro commissario, l’avvocato Marcello Medici, il quale, nonostante non avesse mai ricevuto uno straccio di stipendio e avesse svolto un’ottima attività di riordino dei conti del disastrato ente, viene sostituito improvvisamente.
Al suo posto arriva così Porcelli. Nella delibera di nomina non si specifica se l’incarico è remunerato o a titolo gratuito. Tuttavia per prassi, ogni nomina commissariale che ricada su una persona non in quiescenza, deve essere remunerata. E, sempre secondo la prassi regionale, il compenso è parificato a quello di un direttore generale regionale, con uno stipendio tra i 100 e i 150 mila euro l’anno.
Sezione trasparenza
Nella sezione trasparenza del sito dell’Istituto dei ciechi – che ogni anno riceve finanziamenti regionali per 250 mila euro e gestisce numerosi e appetiti beni immobili, soprattutto a Cagliari – si può leggere la dichiarazione di assenza di conflitti di interesse del dottor Porcelli. Ciò che però Porcelli non dice è che lui e Solinas da circa un anno prima della nomina, sono soci nell’azienda agricola “Tenute del Sole S.S.”, iscritta al registro delle imprese di Cagliari il 5 marzo 2021.
Solinas proprietario del 90% delle quote, Porcelli del restante 10%. Secondo le visure, la società non possiede né terrei né beni. Oggetto sociale dell’azienda è però: “La coltivazione e la conduzione di fondi rustici, sia di proprietà propria, che dei soci, che di terzi, in affitto, comodato o ad altro titolo. La silvicoltura, l’acquacoltura, l’allevamento di animali, l’agriturismo e tutte le attività connesse”. Un sodalizio rimasto segreto fino a oggi.
Del resto non sarebbe stato affatto facile spiegare che il neo-commissario straordinario di un ente controllato e sovvenzionato dalla Regione è socio in affari del presidente della Regione stessa. Ma le triangolazioni Solinas-Porcelli-Regione non si esauriscono all’Istituto dei ciechi.
Il triangolo sì
Porcelli infatti è stato fino al 2023 il “patron” e presidente di una fondazione, la Alziator, nota per distribuire ogni anno numerosi premi letterari. Fondazione che con la legge finanziaria regionale del 2021 si era vista riconoscere 150 mila euro di finanziamenti per il triennio 2021/23 da Regione Sardegna.
Ma il socio-consulente è anche l’ideatore di un nuovo premio letterario, il Cavallino della Giara, organizzato da un’altra associazione, la Isoarte, che, come ha denunciato il sito Indip, ha beneficiato con l’ultima finanziaria di un contributo regionale da 300 mila euro per i prossimi tre anni. La prima edizione del premio, tenutasi a settembre scorso nel comune di Tuili (lo stesso dell’azienda agricola di Solinas) ha visto sul podio il presentatore Beppe Convertini e il cantante Mal. Atteso per un riconoscimento anche l’editore de L’Unione Sarda, Mario Zincheddu, ma non si è fatto vedere.
Tuttavia Porcelli non ha sempre fatto l’organizzatore di eventi, il consulente, il commissario straordinario e il contadino. In realtà negli ultimi 22 anni si è sempre occupato di politica, da quando cioè venne eletto una prima volta nel consiglio comunale di Cagliari tra le fila del centrodestra. Negli anni è stato anche membro dei cda di importanti enti dell’Isola, come il Teatro Lirico di Cagliari o la Civica scuola di musica. Per quest’ultimo incarico, nel 2018, era anche finito sotto processo con l’accusa di abuso d’ufficio per alcune assunzioni ritenute irregolari.
Condannato a un anno e sei mesi in primo grado, Porcelli è stato assolto in secondo, a maggio del 2019, per prescrizione e per non aver commesso il fatto. Una condanna, quella in primo grado, che comunque non gli aveva impedito di candidarsi alle regionali del 2019 col Psd’az, senza però venire eletto.