Dopo il Colorado, anche il Maine. Un altro Stato in cui Donald Trump non potrà partecipare alle primarie repubblicane del 2024, sulla base del 14esimo emendamento della Costituzione. La decisione è stata presa dal segretario di Stato del Maine, Shenna Bellows, secondo quanto riportato dai media statunitensi.
Il Maine è quindi il secondo Stato, dopo il Colorado, ad aver vietato all’ex presidente Usa di partecipare alle primarie: la motivazione è quella che viene definita “insurrezione” relativa ai fatti dei 6 gennaio e all’assalto a Capitol Hill. Rispetto al caso del Colorado, la differenza è che la decisione non è stata presa dalla Corte suprema statale, ma da un rappresentante dell’amministrazione, ovvero l’ex senatrice democratica Bellows.
Trump escluso dalle primarie repubblicane del 5 marzo
Trump viene quindi estromesso dalla lista dei candidati delle primarie repubblicane che sono in programma in Maine il 5 marzo del 2024. La motivazione non varia rispetto al Colorado: anche in questo caso viene citata la terza sezione del 14esimo emendamento che esclude dal poter ricoprire un incarico pubblico chi ha partecipato a un’insurrezione.
Secondo il segretario di Stato del Maine, le prove renderebbero chiaro che l’ex presidente fosse “consapevole di delegittimare l’elezione democratica” e del “caos che avrebbe generato”. Trump e il suo staff ricorreranno in appello alla Corte statale del Maine per evitare che la decisione diventi effettiva. La parola finale, probabilmente, spetterà comunque ai giudici supremi di Washington che si esprimeranno sul caso del Colorado, ma anche sugli altri come quello del Maine.