Ma veramente ci sono presidi di scuola che proibiscono il presepio perché sarebbe offensivo per le altre religioni? Per favore ditemi che non è vero.
Maria Teresa Bonini
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Gentile lettrice, le rispondo, ma prima si sieda e mi assicuri che ha a portata di mano una tazza di camomilla bollente. Ci siamo? Allora le dico che sì, ci sono presidi che fanno le cose che lei ha detto. Li chiamano “progressisti” perché qualunque altro appellativo sarebbe passibile di querela per ingiuria. Costoro ritengono che l’unica religione giusta sia quella degli altri. Gli altri si dividono in tante religioni, ma non importa, purché noi non ne offendiamo nessuna. Quello che non riesco a capire è perché gli altri dovrebbero offendersi. Anzi, le dirò, ho conosciuto genitori di compagni e compagne di scuola dei miei figli, che non si offendevano affatto. Erano musulmani, buddisti, induisti, sikh, perfino animisti africani. E sa una cosa? A Natale erano felici di conoscere le tradizioni del popolo che li ospitava. Alcuni dicevano che i canti intorno al presepio, tipo “Tu scendi dalle stelle”, erano molto folkloristici. L’altra notte ho sognato di essere in Africa in un Paese in cui si adora la scimmia albina, una dea che sarebbe nata, morta e risorta per portare amore e banane agli uomini di buona volontà. Attorno alla sua statua si eseguivano danze e canti ed io non ero affatto offeso nel sogno, anzi ero incantato di conoscere i loro usi e costumi. Mi sono svegliato pensando che abbia ragione Putin: l’Occidente globale è entrato in una spirale di decadenza da cui non si riprenderà mai più. La camomilla la sta rilassando?