Sparatoria all’Università Carolina di Praga, 15 i morti

La sparatoria si è verificata nell'area della facoltà di Filosofia dell'Università Carolina di Praga, presso piazza Jan Palach.

Sparatoria all’Università Carolina di Praga, 15 i morti

Sparatoria nella facoltà di Filosofia dell’Università Karlova, nel centro di Praga. Il bilancio è di 15 morti e 30 feriti, di cui 9 gravi. L’assalitore, uno studente ceco di 24 anni, è stato “neutralizzato” dalle forze di polizia, anche se alcune fonti si sarebbe tolto la vitia. L’ateneo è stato evacuato, così come l’intera piazza Jan Palach.

La sparatoria si è verificata nell’area della facoltà di Filosofia dell’Università Carolina di Praga, presso piazza Jan Palach

La televisione ceca riferisce che nella sparatoria di oggi a Praga sono morte 11 persone compreso l’attentatore, neutralizzato dalla polizia. Secondo i servizi di soccorso, “i feriti gravi sono 9, 5-6 quelli moderatamente gravi e fino a 10 quelli lievi, ma i numeri potrebbero ancora cambiare”.

“A causa dei tragici eventi avvenuti alla facoltà di Filosofia di Praga ho annullato il programma di lavoro a Olomouc e tornerò a Praga. Sono in contatto con il ministro dell’Interno e chiedo a tutti i cittadini di rispettare le raccomandazioni della polizia” ha scritto su X il premier della Repubblica ceca, Petr Fiala, dopo la sparatoria avvenuta nel centro della capitale ceca.

In un messaggio, pubblicato anche sui social network, si precisa che il numero delle vittime “potrebbe ancora cambiare”. La sparatoria si è verificata nell’area della facoltà di Filosofia dell’Università Carolina, presso piazza Jan Palach, in una zona della città vecchia di norma frequentata anche da turisti.

Secondo le informazioni fornite ai media dalla polizia di Praga, l’assalitore è uno studente di 24 anni di nazionalità ceca, David Kozak. “Mi presento, mi chiamo David e voglio attaccare una scuola e poi suicidarmi” ha scritto nei scorsi giorni   su Telegram lo studente. “Ho sempre voluto uccidere – si legge nel diario attribuito a Kozak – è più redditizio fare una strage di massa piuttosto che omicidi seriali”.