Mi chiedo: ma gli israeliani non vedono i filmati dei bambini massacrati a Gaza? Non ci sono madri e padri in Israele? Non provano pietà?
Serena Nardini
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Gentile lettrice, la pietà è morta da un pezzo. Molti si erano illusi che le strazianti immagini quotidiane di bambini feriti, amputati, accecati, maciullati, avrebbe ingenerato una rivolta civile e morale contro i crimini di guerra dell’esercito israeliano. Niente di più lontano dalla realtà. Gli Israeliani in grandissima maggioranza vorrebbero ancora più bombe e più morti. Lo certifica un sondaggio congiunto dell’Israel Democracy Institute e dell’Università di Tel Aviv realizzato tra il 23 e 28 ottobre, al culmine dei massacri, quando erano stati uccisi oltre 8mila bambini. Ebbene, il 94,1% degli israeliani approvava a pieno le stragi. Per l’esattezza, il 36,6% chiedeva di continuare così e il 57,5% voleva bombardamenti ancora più devastanti. Solo l’1,8% riteneva eccessiva la reazione militare e il 4,2% rispondeva “non so”. Tenga presente che Israele ha scagliato, su un territorio grande quanto la metà del comune di Roma e densamente abitato, una potenza esplosiva pari alle due atomiche di Hiroshima e Nagasaki sommate. L’esercito ha svuotato in un mese gli arsenali previsti per una guerra di anni e l’America si è premurata di mandare altre bombe, tra cui quattro lotti di ordigni da 2000 libbre, perché gli israeliani non ne avevano più. Altro che pietà per i bambini di Gaza. Il sondaggio è choccante per i più, ma non stupisce affatto chi conosce un po’ la realtà di Israele e sa che da anni è degenerata in uno Stato dai connotati nazifascisti.
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