Che il vertice europeo, che si è concluso ieri, non fosse tra i più semplici si era già abbondantemente detto alla vigilia. Ma forse nessuno avrebbe immaginato un fiasco così completo. Non c’è stato solo il flop sul bilancio comunitario col veto e i ricatti dell’Ungheria ma i leader Ue non sono stati in grado neanche di mettersi d’accordo su una versione unica sul Medio Oriente. Così nelle conclusioni del Consiglio europeo non c’è un capitolo sulla tragedia mediorientale.
Tra i membri del Consiglio “ci sono diverse sensibilità sulla pausa umanitaria o il cessate il fuoco. Ma questo tema non deve nascondere l’essenziale, che è la determinazione comune e condivisa di essere mobilitati sul piano umanitario” e “del processo politico per arrivare alla soluzione dei due Stati”, ha dichiarato il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel. E tutto questo mentre la guerra in Medio Oriente prosegue incessante. Ieri forti tensioni si sono registrate a Rafah, all’estremità meridionale della Striscia di Gaza, in seguito all’intensificarsi di bombardamenti aerei israeliani lungo la linea di confine con l’Egitto.
Al momento nel sud della Striscia le forze di terra israeliane sono ancora impegnate in aspri combattimenti a Khan Yunis, Khuzaa e a Karara, alcuni chilometri a nord di Rafah. Ma la popolazione di questa città, secondo fonti locali, teme che l’esercito si appresti a lanciarsi verso ‘l’Asse Filadelfi’: la linea di confine fra Gaza ed Egitto sotto alla quale, almeno in passato, erano stati scavati da Hamas numerosi tunnel di contrabbando. L’esercito israeliano (Idf) ha intanto annunciato di aver recuperato a Gaza i corpi di altri tre ostaggi israeliani presi da Hamas.
Secondo le autorità israeliane a Gaza restano ancora oltre 130 ostaggi. “Il Medio Oriente è nuovamente sconvolto da una spirale di violenza a seguito dei proditori attacchi terroristici mossi da Hamas contro inermi cittadini israeliani. Assassinii e brutalità verso cui rinnovo la più forte e ferma condanna della Repubblica Italiana”, ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando al corpo diplomatico accreditato in Italia. “La situazione a Gaza – ha aggiunto – è stata definita dai vertici delle Nazioni Unite come ‘apocalittica’ e il resto dei territori sotto l’Autorità Nazionale Palestinese sono, anch’essi, preda di gravi sofferenze, per le violenze che le persone subiscono”.