Sul Mes la maggioranza se la prende comoda. Nel tentativo di trovare un accordo interno a una coalizione spaccata sulla ratifica del Meccanismo di stabilità, richiesta a gran voce da tutta l’Ue: solo Roma, infatti, non ha ancora approvato la riforma bloccandone l’entrata in vigore.
Il rinvio della discussione in Parlamento è già stato ufficializzato nelle scorse ore, ma ora è il ministro della Difesa, Guido Crosetto, a far capire che i tempi saranno molto più lunghi di quel che si pensa. Intervenendo al Forum Adnkronos, Crosetto fa riferimento a una ratifica nel prossimo anno.
Crosetto rinvia ancora sul Mes: se ne parla nel 2024, si prova ad aspettare le europee?
Secondo il ministro la discussione sul Mes “potrà avvenire alla fine di un percorso europeo”. Che inizia da questo fine settimana, quando il Consiglio europeo discuterà del bilancio comunitario. Poi “si capirà, quando l’Ecofin si riunirà, quale sarà il nuovo Patto di stabilità e le nuove regole che l’Europa vorrà darsi”.
Per Crosetto solamente “alla fine di questo percorso complessivo il Parlamento potrà esprimersi sul Mes”. Il ministro, quindi, lega il Patto di stabilità al Mes, anche se le due partite non sono intrecciate teoricamente. Per la ratifica italiana, quindi, se ne parlerà “solo alla fine di un percorso più ampio, all’interno del quale il Mes è solo una piccola parte”. Tradotto, questo “vuol dire il prossimo anno”.
Anche per il ministro degli Esteri e leader di Forza Italia, Antonio Tajani, bisogna fare con calma: “Fi è a favore della ratifica, ma senza condizionarci dalla fretta, va discusso nel pacchetto con il Patto di stabilità, l’Unione bancaria e l’armonizzazione fiscale”. Ma i tempi non sembrano essere brevi: “Per me si può ratificare anche prima delle Europee”, dice rispondendo a una domanda sulla ratifica prima delle elezioni della primavera il 2024. Una replica che lascia intendere come l’ipotesi di un rinvio di parecchi mesi sia concreta.