Archiviata la disastrosa controffensiva ucraina e la pioggia di polemiche sulla presunta mala gestione della guerra, per il presidente Volodymyr Zelensky le cose vanno sempre peggio. A togliere il sonno al leader di Kiev, infatti, è il perdurante stallo al Congresso degli Stati Uniti sul nuovo pacchetto di forniture militari per tenere a bada l’esercito russo di Vladimir Putin.
Al Congresso Usa manca l’accordo sulle forniture militari all’Ucraina. E in Europa Orbán affossa il prossimo pacchetto
A paralizzare il Campidoglio a stelle e strisce sono i Repubblicani, maggioritari alla Camera dei Rappresentanti, che condizionano l’aiuto all’Ucraina a una netta riduzione della politica migratoria americana alla frontiera messicana, cosa che i Democratici rifiutano. Proprio questa lunga riratera ha fatto infuriare Joe Biden che al New York Times ha detto molto chiaramente che “il mancato sostegno all’Ucraina è assolutamente folle, è contro gli interessi degli Stati Uniti”.
Che questi aiuti siano vitali lo ha fatto capire anche Andriy Yermak, capo dell’ufficio del presidente Zelensky, convinto che “se gli aiuti attualmente in discussione al Congresso verranno ritardati – non dico non accettati – è impossibile continuare la liberazione dei territori e questo creerà un grande rischio di perdere la guerra”. Il problema è che è in forte ritardo anche la fornitura di un milione di munizioni promesse dall’Ue e la cosa potrebbe ulteriormente peggiorare visto che il premier ungherese, Viktor Orbán, ha chiesto al presidente del Consiglio Ue Charles Michel di stralciare dal vertice del 14-15 dicembre il pacchetto da 50 miliardi di aiuti a Kiev e la discussione sull’adesione alla Ue, altrimenti metterà il veto.
Kiev chiede F-18 “Hornet”, droni, elicotteri Apache e Blackhawk
L’ultima lista delle armi americane di cui l’Ucraina afferma di aver bisogno per combattere l’esercito russo comprende sofisticati sistemi di difesa aerea, aerei da combattimento F-18 “Hornet”, droni, elicotteri Apache e Blackhawk, secondo i documenti visionati da Reuters, in base a quanto riporta l’agenzia sul suo sito. Funzionari del Ministero della Difesa ucraino hanno presentato un “elenco di armamenti” durante una sessione a porte chiuse di una conferenza a Washington ieri, alla quale hanno partecipato funzionari governativi e dirigenti dell’industria della difesa.
Danilov: “Non smetteremo di difendere il nostro Paese”
L’Ucraina non abbandonerà la difesa di un solo pezzo di terra, indipendentemente da come gli altri Paesi voteranno le proposte a sostegno dell’Ucraina, ha scritto su X il segretario del Consiglio nazionale di sicurezza e difesa di Kiev, Oleksiy Danilov. “Calma e fermezza. Indipendentemente da chi, dove e come hanno votato in qualsiasi Paese del mondo, non smetteremo di difendere il nostro Paese, non rinunceremo a un solo pezzo della nostra terra e non perdoneremo per nessuno ucciso o ferito. Ci concentreremo, trarremo conclusioni, ricaricheremo le nostre armi e continueremo a distruggere il mostro russo”, ha aggiunto Danilov.