I carabinieri del Ros hanno arrestato Martina Gentile, la figlia di Laura Bonafede. Ovvero, in manette è finita la figlia dell’amante del boss Matteo Messina Denaro. Gentile avrebbe, così come la madre, aiutato l’uomo simbolo della mafia siciliana durante la sua latitanza.
La donna è accusata di essere una dei postini più importanti del boss, che è stato arrestato a gennaio ed è poi morto a settembre. Le accuse nei suoi confronti sono di favoreggiamento e procurata inosservanza della pena. La procura aveva chiesto in passato la custodia cautelare in carcere, ma per il gip non c’erano indizi sufficienti.
Ora, invece, grazie al materiale investigativo raccolto, ha disposto gli arresti domiciliari. Fondamentali sono state soprattutto alcune informazioni trovate nei cellulari sequestrati alla stessa Gentile e a sua madre.
Arrestata Martina Gentile, per Messina Denaro era come una figlia
Per Matteo Messina Denaro, Martina Gentile era come una figlia, tanto da elogiarla più volte in alcune lettere scritte dal boss. “Ha molto di me”, diceva Messina Denaro in una lettera alla sorella: “Se vedessi il suo comportamento, ti sembrerei io al femminile”. E anche la giovane 31enne ha espresso più volte il suo affetto nei confronti del boss.
L’ordinanza di custodia cautelare è stata eseguita oggi, 5 dicembre, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia. L’operazione rientra in quella più ampia che ha portato all’arresto di Messina Denaro e di altre persone: Salvatore Giovanni Luppino, Andrea Bonafede, il medico Alfonso Tumbarello, la sorella del boss Rosalia Messina Denaro e anche l’amante Laura Bonafede. Proprio quest’ultima, ricordiamo, è la madre di Martina Gentile.
Secondo gli inquirenti, la giovane arrestata oggi avrebbe gestito lo scambio della corrispondenza di Messina Denaro quando era latitante, anche grazie al suo rapporto con un altro tramite, ovvero Lorena Lanceri, anche lei arrestate negli scorsi mesi. Lanceri consegnava i biglietti del boss a Gentile che, a sua volta, li faceva avere ai destinatari, tra cui sua madre Laura Bonafede.
Le impronte di Martina Gentile sono state trovate anche nel covo del boss, in particolare su un dvd che conteneva la registrazione di un film. Il rapporto tra i due, viene spiegato dagli inquirenti, comportava “un’assistenza concreta alle esigenze” del capomafia.