Un quadro allarmante. I dati Ocse sulla sanità preoccupano sia in termini assoluti che in confronto al resto dei Paesi occidentali. Nella nuova edizione del report Health at a Glance dell’Ocse emerge un primo aspetto: l’aspettativa di vita in Italia è diminuita e così il nostro Paese è passata dal terzo posto del 2020 al nono del 2021. Complice anche il Covid, sicuramente. Tanto che nel 2019, pre-pandemia, eravamo quarti.
Preoccupa l’alto numero di decessi causati dall’inquinamento. E anche il fatto che per spesa sanitaria l’Italia è in fondo alla classifica, con un esborso pro-capite di 4.291 dollari, contro i 4.986 di media Ocse. Parliamo, giusto per intenderci, della metà degli 8mila dollari tedeschi e di molti meno dei 6.630 dollari francesi. Anche la Spagna, seppur di poco, sta davanti a noi con 4.432.
Anche altri dati sulla sanità italiana preoccupano, a partire dal basso numero di infermieri disponibili e anche di posti letto in ospedale. Vediamo tutte le cifre nel dettaglio.
La crisi infinita della sanità italiana e il confronto impietoso con i dati Ocse
Partiamo dalla speranza di vita: l’Italia scende al nono posto con una media di 82,7 anni. Ancora al di sopra della media Ocse, comunque, che si attesta a 80,3 anni. Davanti a noi ci sono Giappone, Svizzera, Corea del Sud, Australia, Spagna, Norvegia, Islanda e Svezia.
Ma l’allarme non finisce di certo qui. Passiamo alla spesa: l’Italia destina il 9% del Pil alla sanità, sotto la media Ocse del 9,2%. Ma molto meno di Germania (12,7%) e Francia (12,1%). Questo dato comprende anche la spesa sanitaria privata. Con la spesa pubblica va persino peggio: l’Italia è sedicesima tra i Paesi occidentali, fermandosi al 6,8% del Pil.
Va meglio per il numero di medici in rapporto agli abitanti, ma la carenza degli infermieri è invece lampante. Ci sono 4,1 medici ogni mille abitanti, sopra la media Ocse (3,7). Ma soltanto 6,2 infermieri ogni mille abitanti, contro una media Ocse di 9,2.
Non migliora la situazione per i posti letto ospedalieri: sono 3,1 ogni mille abitanti in Italia contro una media Ocse di 4,3. Pensiamo, però, a Paesi a noi vicini che hanno circa il doppio (se non di più) dei posti letto: la Francia con 5,7 e la Germania con 7,8. La crisi della sanità italiana sta, quindi, tutta in pochi numeri. Ma gli investimenti sul Sistema sanitario continuano a essere minimi.