Aumentano i casi, crescono i ricoveri e il tasso dei vaccinati contro il Covid tra gli over 70 è bassissimo. Il timore è che possano aumentare anche le morti. Un nuovo allarme sul Covid viene lanciato dalla Fiaso e dalla Federazione degli Oncologi, Cardiologi e Ematologi (Foce).
Covid, aumentano i ricoveri
Il primo dato è quello sottolineato dalla Fiaso, che segnala un aumento in una settimana del 25,3% del numero di pazienti ricoverati nei reparti ordinari Covid. Solo il 3%, invece, si trova in terapia intensiva. Negli ospedali solo il 26% dei pazienti, comunque, è ricoverato per Covid, ovvero con sintomi respiratori e polmonari. Il 74%, invece, è considerato ricoverato con Covid, ovvero è in ospedale per curare altre malattie ed è risultato positivo al tampone.
Giovanni Migliore, presidente della Fiaso, spiega che stiamo assistendo “a una maggiore circolazione del virus che impatta, seppur in minima parte, sugli ospedali incrementando i ricoveri. L’età media dei pazienti, tuttavia, rimane elevata, pari a 76 anni, questo evidenzia come il Covid in questa fase sia pericoloso soprattutto per anziani affetti da altre patologie che il virus contribuisce ad aggravare. Di contro, la campagna vaccinale registra ancora una adesione molto bassa: a essersi vaccinati poco più di un milione di persone”.
Pochi vaccinati tra gli over 70, si rischiano 15mila morti
Il problema del basso numero di vaccinati viene ritenuto preoccupante anche dal presidente della Federazione degli Oncologi, Cardiologi e Ematologi (Foce), Francesco Cognetti: “Solo il 7% degli ultrasettantenni è stato vaccinato contro il Covid-19 e, tra i malati fragili, le percentuali sono ancora più basse”.
Cognetti evidenzia che nell’ultima settimana la mortalità per Covid è “ulteriormente aumentata del 24% rispetto alla settimana precedente con una proiezione su base annua di più di 15mila morti, destinata purtroppo ad un progressivo sensibile aumento”.
Al momento sono disponibili sette milioni e mezzo di dosi e molte altre sono in arrivo, ma le “vaccinazioni sono state solo circa un milione, con le Regioni del Sud e il Lazio che fanno registrare numeri molto bassi”. Cioè che lamenta il presidente della Foce è che questi effetti sono il risultato dell’assenza di programmazione e organizzazione, senza “una vera e propria campagna di vaccinazione”, con la “completa assenza di una campagna informativa su questa vaccinazione di massa”.
Cognetti parla di “diffusione, purtroppo anche da parte di alcune autorità sanitarie del Paese, di messaggi confusi e spesso contraddittori sulle dimensioni del contagio e sulla sua letalità, quindi con l’effetto di demotivare ulteriormente e scoraggiare una popolazione già parzialmente restia”.