Il 97% degli italiani e delle italiane che ha sentito parlare di sostenibilità si riferisce spontaneamente all’ambiente, mentre la sostenibilità sociale emerge solo se sollecitata. Eppure, la presenza di una leader donna è il punto di forza riconosciuto alle istituzioni ed è considerata un passo importante verso la parità di genere. Un “effetto Meloni” che fa crescere di un +5% la valutazione sulla sostenibilità sociale delle istituzioni ma che non combacia con il coinvolgimento di chi lavora: il 33% non trova tempo per impegnarsi in prima persona mentre il 18% si dichiara indifferente.
In Italia c’è un significativo interesse per il tema della sostenibilità ma per il 97% degli italiani è solo ambientale
Questo quanto emerge dall’indagine annuale dell’ESG Culture LAB di Eikon Italia, che ha coinvolto un campione nazionale rappresentativo di 1600 persone, tra i 18 e i 65 anni, e che ha rilevato la conoscenza e la percezione della sostenibilità e il coinvolgimento in 7 su 17 Obiettivi SDGs 2030. La ricerca ha esplorato il coinvolgimento nella sfera personale, il giudizio sulle Istituzioni, ma ha anche analizzato il sotto-campione delle lavoratrici e dei lavoratori dipendenti e il loro coinvolgimento nella sfera professionale e il giudizio sull’organizzazione di appartenenza.
“Per il rapporto 2023 – spiega Cristina Cenci, antropologa e senior partner di Eikon Strategic Consulting – abbiamo scelto la metafora “Equipaggio pronto, navigazione incerta”, espressione che sintetizza risultati che mostrano una situazione, in Italia, in cui c’è un significativo interesse per il tema della sostenibilità, anche in appropriazione rispetto ai propri comportamenti quotidiani. Nello stesso tempo, però, c’è anche un rischio sfiducia rispetto alle organizzazioni in cui si lavora e alle istituzioni. E questo sottolinea una tendenza a chiudersi nel proprio ambito familiare privato e a non affidarsi a un progetto più collettivo di trasformazione, in cui non si crede o da cui si ha paura di essere in qualche modo delusi”.