La solita beffa del click day. Neanche il tempo di partire, che il bonus trasporti va esaurito in poco più di un’ora e mezza. Alle 09:44 il portale del ministero del Lavoro dice chiaramente che “non è possibile procedere con la richiesta” a causa dell’esaurimento della dotazione finanziaria.
La beffa è ancora maggiore per chi era in attesa di entrare sul portale dalle 8 perché quella di oggi era l’ultima occasione per richiedere lo sconto da 60 euro sugli abbonamenti del trasporto pubblico: il bonus, infatti, non è stato – almeno per il momento – rifinanziato per il 2024.
Bonus trasporti, il click day è ancora una volta una beffa
Nulla di nuovo, verrebbe da dire. I click day del bonus trasporti si sono sempre rivelati un flop, lasciando fuori tantissimi utenti che avrebbero potuto accedere al sostegno. Non è andata diversamente questa volta, con soltanto 7,7 milioni a disposizione, ovvero gli avanzi della precedente mensilità.
Il decreto Anticipi aveva previsto 35 milioni in più per il bonus, portando la dote per il 2023 a 147 milioni di euro, invece dei 100 inizialmente previsti. Ma anche il click day del primo novembre, nonostante le risorse aggiuntive, erano finito in poche ore, con l’emissione di 576mila bonus in poco meno di otto ore, per un valore di 32,5 milioni.
L’avanzo è stato di circa 4,5 milioni, a cui aggiungere i residui di ottobre per un totale di 7,7 milioni disponibili per dicembre. Che, allo stato dei fatti, possono portare all’accoglimento di meno di 130mila domande.
Come funziona lo sconto da 60 euro per gli abbonamenti del Tptl
Il bonus trasporti è rivolto a chi, nel 2022, ha avuto un reddito entro i 20mila euro, da accertare con autocertificazione. Il voucher massimo è da 60 euro e vale per l’acquisto di abbonamenti mensili o annuali per i mezzi del trasporto pubblico. Il bonus va utilizzato entro la fine del mese solare di emissione: è possibile acquistare, sempre entro la fine del mese, anche l’abbonamento per un periodo successivo. Per il 2024 non è previsto alcun rifinanziamento del bonus, che è quindi destinato a scomparire.