L’ultimo scontro del governo è quello che si è aperto con la magistratura. A dare il via alla polemica è stato il ministro della Difesa, Guido Crosetto. Che viene attaccato dal leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte: “Vedo che Crosetto cerca di sminuire la portata delle sue affermazioni dicendo che ha espresso solo una preoccupazione. Se fosse così, saremmo davanti a una chiara irresponsabilità da parte di un ministro di peso come quello della Difesa, che non può fare certe dichiarazioni con leggerezza”.
L’ex presidente del Consiglio parla in un colloquio con la Stampa del caso politico degli ultimi giorni, sostenendo che sia “intollerabile anche l’ipocrisia di Palazzo Chigi, che già in estate aveva sferrato un grave attacco contro la magistratura”.
Conte contro Crosetto e Meloni sugli attacchi alla magistratura
Conte sostiene che “ormai ci siamo tristemente abituati ai complotti immaginari, con cui si prova a distogliere i cittadini dalla vera emergenza: un governo che taglia sanità e pensioni, aumenta le tasse per i cittadini e accarezza le banche”.
Per Conte, quindi, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è “un’ipocrita” e non può fare finta di niente di fronte all’attacco di Crosetto alla magistratura. C’è anche un altro tema su cui Conte attacca i silenzi di Giorgia Meloni, quello delle manifestazioni di sabato contro la violenza sulle donne: “C’è stata una mobilitazione in tutta Italia, e in particolare a Roma, con una partecipazione affollatissima come non vedevamo da anni. E Meloni tace”.
Per il leader pentastellato, la presidente del Consiglio ha scelto di dire la prima parola soltanto ieri, “con un post per strumentalizzare un atto isolato, che noi condanniamo, ma che non può oscurare la forza prorompente di una mobilitazione senza precedenti”. Conte fa riferimento al tentato assalto, a margine della manifestazione, alla sede del movimento Pro Vita e Famiglia.
Secondo Conte, Meloni dovrebbe rompere “il silenzio anche sul suo ministro Crosetto, sulla fermata del treno ad personam di Lollobrigida e sulla vicenda di Gasparri (l’inchiesta di Report e gli interessi del capogruppo di Forza Italia nel settore della cybersicurezza). Sta tornando una stagione di arroganza e privilegi della politica, che con il M5s al governo eravamo riusciti a tenere a bada. Questo è un messaggio devastante”.