I tempi sono stretti, ma l’accordo è vicino e forse per quest’anno si riuscirà a evitare di vedere Roma invasa dai rifiuti e i cassonetti pieni a Natale. Eppure per riuscire a tenere pulita la città servirà un mega-bonus per il personale di Ama. Un’altra soluzione non è stata trovata neanche quest’anno e così l’azienda capitolina dei rifiuti sceglie di ricorrere anche una volta al pagamento di straordinari e premi per far lavorare gli operatori durante le festività.
L’accordo sugli straordinari non è ancora stato siglato, ma manca ormai poco. L’obiettivo è evitare la carenza del personale durante le feste e le conseguenti strade invase dai rifiuti, a cui spesso i residenti della Capitale sono mestamente rassegnati. Ama dovrà quindi pagare. E non poco, perché ci saranno i premi ai dipendenti da versare, per un totale che può arrivare a circa 600 euro al mese.
Sempre che non sia persino necessario ricorrere all’ingaggio di un aiuto dai privati, come già preventivato da un bando di gara pronto in caso di emergenza.
Problema storico
Perché si viene a creare questa situazione? Il problema deriva dai vecchi contratti che prevedono che gli operatori lavorino sei giorni su sette, ma escludendo dal computo le domeniche e i festivi. Giornate che devono essere considerate come straordinari e quindi pagate diversamente. Tanto più durante le feste di Natale, quando ci sono le ferie del personale oltre che un aumento della produzione di rifiuti tra cenoni, pranzi e tanti pacchetti dei regali.
Ama deve quindi provare a evitare l’emergenza. Innanzitutto aumentando le ore di straordinario, perché a giugno era stato siglato un accordo che prevedeva un totale di non più di 250 ore entro fine anno. Ma questo pacchetto per molti lavoratori è già terminato, per cui l’incontro con i sindacati servirà a portare il monte ore per gli straordinari a un totale di 450 per ogni lavoratore, fino alla fine del 2023. L’intesa sul punto con le sigle è stata trovata il 15 novembre, in cambio dell’impegno dell’azienda a garantire il rispetto del riposo settimanale e a favorire le pari opportunità nel coinvolgimento per il lavoro straordinario.
L’accordo definitivo dovrebbe arrivare la prossima settimana, ma intanto Ama ha promesso di procedere anche con le assunzioni: da gennaio sono state 750, a fronte di 300 pensionamenti. Ed entro la fine dell’anno si punta alla quota mille nuovi contratti. Che hanno regole diverse: prevedono sì il lavoro sei giorni su sette, ma senza distinzioni tra feriali e festivi. Il che vuol dire che decade la necessità, oggi esistente, di trovare nuovi accordi e pagare gli straordinari le domeniche e nei festivi, evitando l’emergenza in questi giorni (almeno in futuro).
Maxi-premio
L’accordo, ormai vicino, porterà comunque dei benefici. Non tanto per i cittadini, per i quali il servizio di raccolta dei rifiuti dovrebbe sempre essere garantito, anche a Natale, quanto per gli operatori di Ama. Per loro, infatti, non ci sarà solo il pagamento dello straordinario, ma probabilmente anche un premio.
Un bonus così come quello già erogato lo scorso anno proprio per incentivare il personale a lavorare durante i giorni delle feste natalizie. Insomma, se l’azienda capitolina non riesce a garantire normalmente la pulizia della città e il ritiro dei rifiuti, allora non resta altro che pagare di più i dipendenti, invece di trovare una soluzione strutturale.
Così per i giorni di Natale si parla di un maxi-bonus per i lavoratori di Ama. Secondo alcune stime l’aumento di stipendio, per una sola mensilità, potrebbe aggirarsi intorno ai 600 euro tra premi e straordinari. Sperando che almeno questo basti per invogliare il personale a lavorare anche nei giorni di festa, garantendo il decoro della città.